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UN GUSTO TUTTO TORINESE… IL SALONE

Data:

Torino, venerdì 23 settembre 2016

Se Giulio Verne è riuscito a fare il “giro del mondo in ottanta giorni”… vi garantiamo che noi siamo riusciti a farlo in soli cinque (dal 22 al 26 settembre) giorni, girando tra i cinque continenti, con più di centosettanta nazioni che espongono a Terra Madre Salone del Gusto in Torino (Italia)… e tutto gratis. Aldilà delle polemiche e dei profitti, a spingere l’economia è la condivisione e questa grande manifestazione internazionale l’ha dimostrato. Una “macchina rodata” da un ventennio, capitanata dall’instancabile Carlo Petrini (con il suo logo della chiocciola sparsa in tutta la città), dove in questo enorme “mercato a cielo aperto” entrano solamente prodotti dei Presìdi di Slow Food. Passeggiando lungo il percorso, è stato bello incontrare il presidente della Regione Sergio Chiamparino, la Sindaca Chiara Appendino, accerchiati dai fotoreporter; domani 24 settembre l’ospite sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e di certo si ripeterà nuovamente la stessa cosa per farsi rilasciare un’intervista. Noi (parentesi a parte), proseguiamo il nostro cammino gastronomico, dove avremo modo di trovare piatti del mercato internazionale e quello della nostra penisola, pronti a essere gustati. Siamo pronti poi a seguire Conferenze, Forum, Mostre sempre sul cibo ascoltando esperti del settore. Tra i molteplici stand troviamo e gustiamo le ghiottonerie di Sapori, fondata nel 1832, che proprio nel trentennale di slow food vuole festeggiarlo con una linea nuova di prodotti della Casa Dolciaria Toscana. Che dire invece della Regione Campania, dove sono stati offerti piatti tipici regionali, spiegati con semplicità e vanto partenopeo, senza tralasciare i conosciutissimi “friarielli” che piacciono anche ai torinesi, oppure l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (Pollenzo – Piemonte), un ateneo innovativo che coniuga educazione alimentare con prodotti locali e alta cucina. Tutti pensano di saper fare il pesto… quello genovese! Beh, l’abbiamo assaggiato in tutti gli stand, sentito l’odore del basilico rigorosamente pestato e roteato durante la sua preparazione… nello stand della Liguria, che tra l’altro per l’occasione ha ospitato il Gabibbo insieme al suo ideatore: Antonio Ricci. Ognuno peccava in qualche ingrediente, troppo o troppo poco, tranne uno stand… il primo che incontrerete, provate anche voi. Il suo pesto era armonizzato nelle giuste proporzioni di dosi. Abbiamo sentito dalla “vera voce” del luogo la ricetta dell’Amatriciana: né aglio, né cipolla, poco pomodoro, tassativo il guanciale, è questo che dà il tocco finale al gusto della pasta… no bucatini, semplici spaghetti! Grande elogio non solo ai volontari di tutte le categorie di appartenenza comprese le Forze di Ordine Pubblico ma anche ai visitatori; abbiamo visto spegnere mozziconi e buttarli nel corretto contenitore, come del resto la carta di caramella… dovrebbero continuare anche in futuro con questa civiltà. Il giro intorno al mondo continua, lunghissimo è il suo percorso ed è difficile parlare di tutti gli espositori presenti, ci vorrebbe troppo tempo per descrivere la squisitezza dei loro prodotti (ricordiamo che sono più di centosettanta le nazioni ospitate oltre l’Italia). Il Parco Valentino per la seconda volta (quasi consecutiva, recentemente la prima fu il Salone dell’Auto Torino) ha ospitato con Terra Madre Salone del Gusto un Evento memorabile, uno di quelli che lascia l’acquolina in bocca per molto tempo, altra dimostrazione che il Sistema Torino funziona, ottenendo il risultato sperato… ma siamo solo al primo giorno di Terra Madre e già si pensa all’edizione del 2018. Una raccomandazione, se intendete visitare la manifestazione, lasciate a casa l’auto, i mezzi ci sono e sono comodissimi per arrivare a destinazione, poi ci sarebbe una cosuccia da fare presente all’organizzazione: Le isole igieniche sono poste troppo distanti… potrebbe capitare che non si riesca a raggiungerle… in tempo. E questo potrebbe essere un inconveniente incontenibile!

Daniele Giordano

Se volete contattare l’autore dell’articolo potete farlo a lonevolfilm@gmail.com

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