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Le contraddizioni della società moderna, i falsi miti e la supponenza d’alcuni personaggi come il cuoco Cracco, il problema dei cassonetti e della “car sharing” nel monologo “Disorient express” di Cinzia Leone

Data:

Al Salone Margherita di Roma  fino al 19 febbraio 2017

Ormai i grandi attori per superare la crisi economica che sembra, sia pur in parte minore,toccare anche i teatri e far meglio rifulgere, le loro brillanti qualità artistiche tendono a mettersi in proprio con monologhi ispirati all’attualità o ad opere classiche che diventano “cavalli di battaglia” tanto per citare il titolo della straordinaria performance televisiva di G. Proietti in 4 puntate. Rientra in tale ottica pure l’apprezzata comica e caricaturista romana Cinzia Leone che dopo il successo riportato un paio d’anni fa’ al Ghione, ha rispolverato il suo testo “Disorient Express” scritto a 4 mani con Fabio Mureddu, che ha preso il posto della classica telefonata con la madre per sfogare le sue angosce e frustrazioni. Adesso l’attenzione sul sociale ed il pubblico ha avuto il sopravvento sui problemi particolari e nella sua affabulazione non risparmia le critiche all’istituzioni preposte alla gestione dei servizi, come la discussa e vituperata AMA che non assicura un regolare ritiro dei rifiuti porta a porta o dai cassonetti per l’insufficiente numero degli impianti di riciclaggio e smaltimento dopo la chiusura della discarica di Malagrotta, la rottura con M. Cerroni e le dimissioni dell’indagata Muraro per reati ambientali. La vis polemica e la dinamica istrionica dell’attrice vengono continuamente interrotte da un reporter per essere messa al corrente dei fatti che si succedono ed in questo ruolo si distingue, Francesco Lamantia, che ha sostituito il prezioso apporto di Gianluca Giugliarelli, che praticamente si riserva il ruolo di spalla del comico nel teatro leggero,al cui fine nacque nel 1989 “il teatro del Varietà” con velluti, stucchi dorati, che poi per il “caffè chantant” adattò il nome di Salone Margherita, in onore della Regina Margherita moglie di Umberto I°. Altre tirate efficaci e sarcastiche si susseguono e Cinzia Leone a volte dimentica le battute dovendo ricorrere alla suggeritrice che si sente antipaticamente in sala. L’ha scoccate contro il cuoco Cracco per il suo atteggiamento adirato e vanesio con i collaboratori della cucina, la sua  cucina francese e vegana a scapito dei classici piatti mediterranei,come pure sulla pratica della condivisione delle macchine e di tutto quello che c’è a bordo. A questo proposito ha detto che la nonna che aveva lasciato a bordo della vettura,è stata in comproprietà con tre o quattro famiglie tra cui una singalese,sentendosi sempre fuori posto ed isolata nel suo mutismo. Nessuno però vuole condividere i mutui o le cartelle con le multe di Equitalia destinata ad essere abolita. Ha portato sulla scena anche una curiosa rivisitazione del”Romeo e Giulietta” di Sir William Shakespeare innescata dall’uccisione di Mercuzio che assomiglia alle faide mafiose dei nostri giorni. Cinzia Leone ha continuato con la parodia degli ambigui e contradditori TG,lei come “anchor-woman”. Del Pseudo informativo “Disorient express”, insomma si sale non” sull’orient express balcanico”, bensì sui vagoni d’una società in balia delle onde e dei cambiamenti in continua evoluzione.Il lavoro è stato arricchito multimedialmente da  immagini video e rimarrà fino al 19/02.

Susanna Donatelli                                                                                                                                                                      

Cinzia Leone in Disorient Express Con Francesco La Mantia Scritto da Cinzia Leone e Fabio Mureddu Regia di Fabio Mureddu e Emilia Ricasoli                               

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