Il 29 luglio alla rassegna Sant’Elmo Estate 2017
Il 29 luglio per la X edizione della rassegna Sant’Elmo Estate 2017 si è svolto l’atteso appuntamento con ‘Parole note’ il recital che vede protagonisti Giancarlo Gianni accompagnato dal Marco Zurzolo Quartet.
Grande partecipazione di pubblico, con il soldout delle grandi occasioni, che ha assistito all’incontro tra letteratura e musica nel recital con il protagonista Giancarlo Giannini esprimersi in una serie di brani e poesie da Pablo Neruda, Garcia Lorca, ai più classici come Shakespeare, Angiolieri, Salinas.
Sottofondo musicale con esecuzione di brani completi ed altri appena accennati, come intermezzo tra una lettura e l’altra, eseguiti dal quartetto di Marco Zurzolo, il sassofonista partenopeo che vanta numerosi collaborazioni sia in campo musicale che in quello cinematografico, non ultimo la colonna sonora per il film di Alessandro D’Alatri ‘In punta di piedi’, per la televisione in uscita il 20 novembre.
La serata si è aperta con il sax di Zurzolo, con Giannini aggancia l’attenzione del pubblico con il brano di Pedro Salinas ‘Prolungamento di un bacio’, un saluto al parterre, l’entrata in confidenza con lo spettatore, che già depone ai piedi dell’attore la propria emotività.
Il matador della parola, Giannini, presenta lo spettacolo con le parole: ‘Questa sera ci divertiremo, spero. Viaggeremo un po’ tra musica e parole, nella poesia e soprattutto nel tema delle poesie d’amore e dei poeti che, nel presente e nel passato, hanno parlato della donna’.
Il viaggio proposto da Giannini è quello nell’Universo femminile così come raccontato da poeti noti e meno noti nel corso dei secoli, passando dall’amor cortese a quello platonico, non mancando momenti di ilarità con Cecco Angiolieri con ‘S‘i fossi foco’, di cui cambia il finale con ‘ […] le grasse e vecchie lasserei altrui’ o di struggente dolore come ‘Supplica a mia madre’ di Pier Paolo Pasolini.
L’interpretazione sentita e vibrante, dal ritmo perfetto di Giannini si intreccia con l’esecuzione dei brani proposti da Marco Zurzolo Quartet, composto da Aldo Perris al contrabbasso, Carlo Fimiani alla chitarra elettrica e Marco Gagliano alla batteria. Ottimo livello musicale con brani ‘Quizas, quizas, quizas’, ‘The man I love’, come i singolari pezzi, sempre in chiave jazz, della tradizione napoletana.
Giannini propone da diversi anni recital sulla poesia o sulla storia italiana, racchiudendone il meglio, seminando bellezza e cultura, mostrando in particolar modo alle nuove generazioni che il bello si trova in una poesia, in una voce, in un sospiro.
Tra gli autori scelti in questa spettacolo, sostituiti in altri recital dato il vasto numero di opere cui si può scegliere, Giannini si è tenuto nell’ambito dell’amor romantico, non citando poesie più ardite, lasciando il patos per l’elogio funebre di Marco Aurelio nel ‘Giulio Cesare’ di Shakespeare ed il dubbio per l’Amleto. In particolar modo questi due ultimi hanno riscosso lunghi applausi del pubblico, la cui interpretazione è stata memorabile.
Circa venticinque i brani declamati spaziando tra Italia, Europa, Cina e Nuovo Mondo con due poesie del popolo pellerossa, dove il tema del sentimento ha radici comuni, tutte egualmente commuoventi.
L’equilibrato affresco di musica e parole note è stato incorniciato da applausi ad ogni fine trittico poetico, giungendo al termine della serata, con l’attore che vista l’ora tarda commenta: ‘Visto che è tardi passiamo subito al bis’, concludendo con i versi di “Questo amore” di Jacques Prevert.
Grandi emozioni che hanno spesso commosso il pubblico, confermando le attese, decretando una standing ovation finale al fine dicitore Giannini ed al Marco Zurzolo Quartet.
Laura Scoteroni
