“Le Arti, prima dell’avvento del cinema, erano sei. Queste erano molto più antiche e le loro origini si perdono nella notte della storia. Con l’avvento della cinematografia venne istituita “la settima arte”, nome scelto semplicemente perché fu l’ultima ad essere inventata tra le forme artistiche e di spettacolo.“
“Il cinema racchiude in sé molte altre arti; ha caratteristiche proprie della letteratura, del teatro, della filosofia e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.”
AKIRA KUROSAWA
In presenza di stelle dell’arte da tutto il mondo, la giuria ha annunciato i premi ufficiali del concorso annuale cinematografico in una cerimonia finale del Cairo international film festival (CIFF ), la 39essima edizione, Giovedì 30 novembre 2017 sera.
La cerimonia è iniziata con l’inno nazionale, poi è stato presentato un balletto con le parole: “Combatteremo l’odio, affronteremo l’estremismo, respingeremo la forza negativa dimorata nelle mentalità… la nostra buona virtù è l’amore: l’amore del bene, l’amore dell’altro, l’amore della vita stessa… la nostra vita è l’arte e l’arte è proprio la nostra vita. L’arte è l’espressione di libertà, è l’arma che annienta le differenze… l’arte è il linguaggio ideale di comunicazione umana”.
In quest edizione è stato ospitato l’attore americano Nicolas Keidg, vincitore del premio di Oscar.
La miglior partecipazione tecnica è andata al film “scomparsa”. Il premio di migliore sceneggiatura è andato al film “Los Perros“, mentre il premio della migliore attrice l’ha vinto l’attrice Dimond Bu Ali per il suo ruolo nel film “In Siria.”; premio per il miglior attore ricevuto dall’artista tunisino Raouf Ben Ammar, per il suo film “Tunisia, di notte”.
Il premio della piramide d’argento è andato al film “Ucciso Gesù”, mentre quello della piramide di bronzo è stato ottenuto dal film “Nina”, e il premio della piramde d’oro è andato a il film francese “Il curiosista”.
Il critico regista Ahmed Shawki ha annunciato che il premio a nome di Salah Abou Saif l’ha vinto il film libanese “Nasr” o “Vittoria”, ricevuto dal critico libanese Nadeem Georgi, mentre l’altro premio a nome dello scrittore Saad El Din Wahba è andato al film palestinese “Caccia dei fantasmi”.
D’altronde, il premio a nome del regista egiziano Yuossef Ciahin per il migliore cortometraggio l’ha ottenuto il film “Senza tetto”: la storia del film racconta di una casalinga a Gazza, che riceve a mezzogiorno una telefonata minacciosa che afferma la casa sta per essere bombardata.
Il film indiano “Le stelle del paesino” di Rima Dass ha vinto il premio per la migliore partecipazione artistica, ricevuto dall’attore Arfa Lamba. Alla fine, il premio a nome del regista egiziano Shady Abdel Salam per il migliore film, è stato vinto dal film “La cicogna“, dall’Islanda.
“Il cinema è composto da due cose: uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe”.
ROBERTO BENIGNI
Va detto che questa edizione del Festival del Cairo è dedicata ad un’icona della cinematografia egiziana, la defunta Shadia, attrice egiziana morta pochi giorni fa, per la quale il pubblico si è messo in piedi un minuto di lutto.
Nermin Shawky