Arianna Piras. La fotografia nel sangue

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Da piccolina aiutava papà a tenere il flash ai matrimoni, curiosa e compiaciuta di avere un genitore esperto di fotografia. Normale che questo mondo le sia entrato nel dna e che oggi, a 31 anni di età, Arianna Piras abbia trovato nella fotografia nuova linfa, un mezzo per esprimersi, uno spunto per raccontare qualcosa in più di se stessa. E non solo. Perché lei, originaria di Oristano ma ormai trasferitasi a Milano, su Instagram viaggia oltre i 10.000 followers e la crescita pare inarrestabile. Merito di un corpo che non si fa passare inosservato, di tatuaggi che le coprono buona parte del corpo (“Sono una ventina, il numero esatto non lo so…) e di una abbondante dose di semplicità che la può persino far apparire acqua e sapone. Sul set però è un trionfo di sensualità ed è naturale che numerosi brand del mondo del fashion l’abbiano scelta per promuovere i loro prodotti. Il mondo dell’influencer la affascina e la incuriosisce e lei ha voglia di giocarsi le sue carte in questo settore. Un mondo nuovo, dopo aver lavorato per più di dieci anni come parrucchiera, in cui ha tante carte da giocarsi. La prima? Non aver paura di darsi da fare pur di raggiungere i suoi traguardi.

Riepilogando: Arianna Piras, 31 anni, di Arborea in Provincia di Oristano.

Aggiungerei ex ragazza un pizzico ribelle, parrucchiera di lungo corso, un fidanzamento alle spalle e… un papà fotografo! Ho sempre amato il mondo della fotografia, mi sono iscritta a Instagram per curiosità e ho iniziato a scattare per curiosità.

I primi set ti coinvolgono in Sardegna.

Devo ringraziare Giuseppe Tuveri, amico e artista, che mi ha coinvolto in tanti progetti e mi ha spinto ad andare avanti. Per me è stato bellissimo scattare con lui, in me ha visto qualcosa di bello… e per me ciò è stato magnifico. Dico grazie anche a Sergio Derosas: anche con lui ho realizzato shooting davvero splendidi, ricordi indimenticabili. E cito anche Ernesto Melis di Cagliari, famoso col nome di Ernst Illustrated.

E a Milano i progetti si sono moltiplicati.

Le opportunità sono cresciute, ho realizzato shooting stupendi con Daniele “Skyzzo” Esposito ed ho scattato in Piazza Gae Aulenti con due amici fotografi giunti appositamente dalla Sardegna. Come dimenticare  la splendida collaborazione con Andrea Menin. E naturalmente sono iniziate anche le collaborazioni: con Mg, per un catalogo on line di dress femminile, e Nebula, marchio di t-shirt e felpe.

Ma non le uniche collaborazioni.

Ho scattato con Hunt e MyD, mi sono avvicinata al mondo delle influencer e mi affascina. È una nuova sfida personale, d’altronde ai traguardi da raggiungere sono abituata avendo giocato 24 anni a pallavolo. Il carattere non mi manca: se ho superato 4 mesi di stampelle, posso farcela anche qui…

Cosa ti ha dato la fotografia?

Pur restando la ragazza semplice che sono, è entrata a far parte della mia vita e mi ha aiutata a superare la negatività che avevo nei miei stessi confronti. Ho trovato autostima, ho visto il piacere dell’entrare in più personaggi.

Quali foto ti piacciono?

Mi piace sperimentare, senza scadere nel volgare: street, fashion, beauty, glamour. Ma il tocco magico lo dà sempre e comunque il fotografo. Ognuno nel suo modo di interpretare la mia figura e la fotografia. Tutti i set lasciano qualcosa, in due casi con Francesca Atzori ed Elena Pisa i miei scatti sono entrati a far parte di una mostra in Sardegna.

Ti piacerebbe provare il mondo della tv?

Mi affascina, non lo nego! Sto facendo casting, vorrei muovere i primi passi.

Cosa pensi di avere più delle altre ragazze?

Ognuna di noi ha qualcosa che la rende unica, io ho dalla mia la semplicità e l’essere alla mano.

Sui social però… il tuo personaggio colpisce.

Ma ho un bellissimo rapporto con Instagram, è qui che riesco davvero ad esprimermi postando le mie fotografie. Mi piace interagire con i miei follower, leggere i loro commenti. E non nego che i social mi hanno dato visibilità, possibilità di esprimermi: sono un’ottima arma a patto di saperla usare perfettamente.

Ed è qui che vorresti giocarti una parte…

Magari come fashion influencer! Trovo sia una professione affascinante, nuova, un divertimento che potrebbe affiancarsi al mondo del lavoro. D’altronde sono realista: a 31 anni una ragazza non può pensare di vivere da fotomodella, ma posso pensare di usare il mio fisico alternative per lavoro. Sto scoprendo che un corpo tatuato come il mio piace, va di moda, è ricercato. Ed allora, perché non sfruttarlo…

In più, sei a Milano…

E aver scelto di spostarmi dalla Sardegna a Milano è stata una mossa giusta, azzeccata più che mai! Qui è il centro del mondo della moda, una città che offre infinite opportunità di lavoro, una metropoli in cui nessuno giudica e nessuno viene giudicato. Anzi, l’originalità può essere premiata. E per me che piace esprimermi con la moda, non poteva esserci decisione migliore…

Luca Fina

Foto copertina Andrea Menin

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