La vanvera era una guaina con un serbatoio che aderiva ai glutei delle nobildonne e veniva messa sotto le ampie vesti in uso nell’antichità, in modo da permettere loro di emettere peti in libertà, senza fare rumori imbarazzanti, di tanto in tanto, bastava ritirarsi in qualche luogo solitario e, per mezzo di una valvola, lasciar fuoriuscire i miasmi. Anche se oggi la vanvera è caduta in disuso, il detto che ne deriva ovvero, parlare a vanvera, che significa parlare con il sedere, viene ancora utilizzato.
La rubrica Rispettiamo l’Italiano vi dà appuntamento a giovedì prossimo con altre curiosità riguardanti la nostra lingua.
Martina Naccarato