Roma, Teatro Quirino, dal 2 al 14 aprile 2019
E’ un perfetto, affascinante meccanismo ad orologeria questo “Otto donne e un mistero”, in scena al Teatro Quirino dal 2 al 14 aprile. La celebre pièce di Robert Thomas, da cui fu tratto anche un film con lo stesso titolo nel 2002, con un cast prezioso, è un noir sapientemente alleggerito dai toni ironici e sarcastici che insistono tra le righe di una vicenda che, nei suoi significati ultimi, è tutt’altro che divertente. Un assassinato, unico uomo, in una casa abitata da otto donne, parenti e non. Fuori, una tormenta di neve impedisce di uscire ed entrare, per cui la colpevole è necessariamente tra di loro. Alla luce dell’inquietante omicidio, si scatena un’indagine che svelerà, se non l’autrice del delitto, tutte le nefandezze e le miserie umane delle protagoniste, ognuna col proprio segreto torbido, con un intreccio narrativo sorprendente. In un crescendo di colpi di scena repentini, forse si arriverà alla soluzione del giallo, da cui nessuno uscirà bene. Macerie.
Un cast eccezionale, uno spettacolo rodatissimo, un’armonia scenica più unica che rara, personaggi superbamente caratterizzati ed interpretati, sempre sul filo dell’ironia quasi grottesca, continue sorprese, tutto questo è Otto donne e un mistero. Otto attrici straordinarie e di grande personalità, nessuna prevaricazione tra di loro, fanno di questo testo uno spettacolo gradevolissimo riuscendo nell’impresa di mantenere alta la tensione e l’attenzione del pubblico con interpretazioni dal grande ritmo, senza una pausa. Una prova d’attrice corale molto ben riuscita, diretta da Guglielmo Ferro, sapientemente coadiuvata dall’ottimo disegno luci di Aliberto Sagretti e dai bei costumi di Françoise Raybaud, sulla scena di Fabiana Di Marco. Un plauso a tutte le otto interpreti, davvero un corpo unico che si muove sulla scena appagando la voglia di buon teatro del pubblico. Da vedere, senza dubbio.
Paolo Leone