La scelta di tuffarsi nel mondo dei social l’aveva capita molto prima degli altri. Già qualche anno fa, quando in Italia tutti erano concentrati su Facebook, Matilde Matteucci aveva compreso segreti e potenzialità del magico mondo di Instagram. Una rapida scalata che l’ha portata a diventare influencer e ambassador, prima di fermarsi per “recuperare” tempo per la vita reale e privata senza perdere di vista l’obiettivo di varcare il mondo dello spettacolo. Oggi, a 19 anni compiuti da poche ore, Matilde studia fotografia all’ombra della Mole antonelliana e gira tutta Italia per lavorare con aziende e brand emergenti. Da Torino alla conquista dello Stivale con le idee ben chiare in testa: “Tra 10 anni mi vedo laureata, sempre intenta a lavorare sui social, magari con una start-up tutta mia”. La voglia di fare, insomma, non le manca. E il mondo dell’immagine inizia a non avere segreti per lei che, fin da adolescente, si è sempre messa in discussione sul web.
E allora riavvolgiamo il nastro…
Questa avventura nel mondo dello spettacolo nasce da quando avevo solo 14 anni, volevo fare qualcosa che non era ancora virale e che gli altri non facevano. Ecco perché la passione per il mondo social l’ho coltivata da sola…
Oggi che rapporto hai con Instagram?
Con i social ho un bel rapporto, cerco di rispondere il più possibile a tutte le persone che mi scrivo, mi piace confrontarmi con le aziende per capire se abbiano progetti che facciano al caso mio. In ogni caso, sempre e comunque, voglio veicolare un’immagine pulita di me.
Anche se…
Devo ammettere che attirare l’attenzione mi piace, amo le persone vere che non hanno bisogno di maschere e filtri. Ero molto esibizionista, adesso ammetto che mi sto tranquillizzata molto, ma nel mio quotidiano non possono mai mancare i tacchi; le mie preferite sono le scarpe con tacco a spillo, ovviamente senza décolleté perché lo trovo volgare… In spiaggia giro lo stesso con costume e tacco, se vado nella sabbia le porto in mano; il mio stile prende spunto da uno dei miei film preferiti “Colazione da Tiffany”.
Puntare sull’immagine non è mai stato un problema per te.
Non mi ritengo perfetta, tutt’altro. Diciamo che é la mia insicurezza a rendermi sicura di quello che faccio. Punto in alto, anche prendendo spunto dalle blogger più grandi di me, ovviamente con mia madre che mi è sempre stata vicina.
Abbiamo detto: con i social sei partita prestissimo…
E ammetto che in quest’ultimo anno sono stata in stand by, sto riprendendo proprio adesso ad accumulare like e follower. Mi piace sottolineare che 3 anni fa ero nell’occhio del ciclone per le collaborazioni internazionali. Un anno fa ho partecipato a Miss Internecional arrivando in finale e questo mi ha dato l’opportunità di mettermi in contatto con fotomodelle e fotografi.
Ma hai anche voluto provare un’altra strada.
Proprio così: lavorando anch’io come talent scout, perché amo stare dietro le quinte, ho avuto proposte televisive. C’è un ma: siccome studio, non ho la possibilità di andare a Milano a lavorare. Non lo nego: il mondo dello spettacolo è un mondo che attrae tanta gente, ma solo alcuni riescono a raggiungere i propri obiettivi.
Luca Fina