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AGATHA CHRISTIE…

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Si dice spesso che la curiosità è del gatto… noi per “alimentare questo interesse”, poniamo una domanda: Quante persone è a conoscenza di questo lunghissimo elenco di nomi appartenuti a una sola persona chiamata Agatha Mary Clarissa Miller e lady Mallowan. Un fatto è certo, se invece di compilare la lunga lista anagrafica… avessimo semplicemente scritto < La Signora in giallo > avrebbero risposto inequivocabilmente all’unisono: Agatha Christie.
Cari lettori, stiamo per descrivere un breve percorso d’indiscrezioni superficiali su questa splendida scrittrice, fornendo prova sin dalla prima trama del suo romanzo di non essere noiosa o ripetitiva.
Un anno storico per lei il 1920, oltre affermare la bravura dell’autrice, diede i natali al personaggio immaginario di Hercule Poirot, pronto a investigare nel suo primo caso dal titolo < The Mysterious Affair at Styles > e soprattutto state attenti a non farvi ingannare dal suo accento che non è francese, bensì belga. In queste righe non tratteremo l’esistenza dell’autrice, tanto meno nella sua vita privata o dei suoi romanzi di genere, ci limiteremo a descrivere la parte meno conosciuta, per esempio sapere che non si limitò a pubblicare solamente libri gialli, uscì dalla sua penna con discreto successo, sotto lo pseudonimo Mary Westmacott anche quelli definiti col termine “romanzi rosa”. Altri desideri di conoscenza per il lettore come “Assassinio sull’Orient Express”, nacque nella stanza 411 del Pera Palace Hotel a Istanbul, città ricca di tesori e misteri, l’albergo per onorare la sua ospite, fece di quella camera un piccolo museo chiamandola: The Agatha Christie room. Che dire del luogo amato dalla Christie per scrivere i suoi racconti, può sembrare strano ma lei prediligeva la vasca da bagno, a suo dire, da quella stanza traeva ispirazioni, come la nascita della stupenda figura di Miss Marple.
Molti dei suoi romanzi furono rappresentati in teatro, ricordiamo con piacere quello dal titolo originale dei < Tre topolini ciechi > che dopo aver assaporato – la polvere del palcoscenico – per lunghe e interminabili repliche, esattamente 2239 dalla sua prima apparizione, il produttore decise di festeggiare l’avvenimento con un ricevimento in suo onore al Savoy Hotel di Londra. La festeggiata stava varcando la soglia del sontuoso albergo… quando il portiere si avvicinò a Lady Christie (non riconoscendola), chiedendole se avesse l’invito per entrare. Imbarazzata ma pronta nel rispondergli, disse semplicemente: I’m sorry, i forgot it at home. L’addetto, ligio al dovere non la fece entrare, lei umilmente si ritirò di buon ordine… girando per la Hall, sino a quando qualcuno degli invitati la fece entrare nel salone dov’era attesa.
Da questo semplice comportamento si denota che fu una donna molto modesta sebbene la sua celebrità fosse grandiosa e come comune mortale… anche lei incontrò dispiaceri dalla vita, soprattutto con il marito Archie Mallowan, per avergli confessato di avere un’amante, questa dichiarazione la portò a separarsi.
Con i suoi gialli, fu la prima scrittrice ad avere cento mila copie con dieci titoli pubblicati da Penguin in un solo giorno. Pensate, una donna che amava autori come Charles Dickens, oppure quella volta che intraprese la sceneggiatura per il film Bleak House, pronti a iniziare nella primavera del 1962, ma di quella produzione non se ne fece nulla. Altra storia, fu la prima di miss Marple in televisione col titolo A Nuerder is announced (Un delitto avrà luogo del 1956), fu interpretata dall’attrice, cantante britannica Gracie Fields, andò in onda una sola volta e solo negli Stati Uniti, con orgoglio di parte, è stato il primo film muto “L’avversario segreto” del 1922 diretto da Fred Sauer, l’interprete fu un italiano Carlo Aldini, affiancato dalle attrici britanniche Eve Gray e Hilda Bayley. Per terminare ricordiamo che dal 1972 il Museo di Madame Trussaud ospita la statua di cera di Agatha Christie vicino al grande Alfred Hitchcock, in seguito fu spostata in una stanza tutta per lei.

Daniele Giordano

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