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FEDERICA STARA, UNA STUDENTESSA DA ESEMPIO

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Questa è la storia di una ragazza seria e determinata, di una studentessa che non ha mai voluto perdersi d’animo ed è riuscita a gettare il cuore oltre l’ostacolo pur di guadagnarsi un “pezzo di carta”, alias diploma. Federica Stara, 23enne dalla Provincia di Lecco, è diventata in breve tempo per tanti ragazzi e coetanei che lasciano la scuola dopo aver provato a superare difficoltà che si sono dimostrate insormontabili. La sua storia, raccontata quasi per caso, ha conquistato centinaia di likes e di commenti. “Non me lo sarei mai aspettato” confessa lei che ha, come unico merito, quello di aver ripreso gli studi, essersi portata a casa il diploma in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ed ora si è tuffata sui libri per provare il test di ingresso ad Ingegneria Gestionale. Insomma, il prossimo obiettivo è l’Università per lei che i libri li aveva lasciati dopo essere stata al centro di opinioni, forse pregiudizi, di insegnanti incontrati durante il normale percorso scolastico. “Studiavo fino alle 3 del mattino, poi a scuola mi ritrovavo a fare i conti con i 3, i 4… Non me lo spiegavo, non riuscivo a capire cosa stesse succedendo”. Momenti difficili, nel cuore dell’adolescenza, che l’hanno portata ad abbandonare il percorso di studi. Inizia così la lunga lista di lavoretti che la tengono impegnata e – in apparenza – la allontanano dal mondo dello studio. Dog-sitter, cameriera, baby-sitter. Ma, sullo sfondo, quel desiderio mai sopito di rimettersi a studiare. La miccia si accende all’improvviso. Nel settembre 2017 inizia a riprendere quello che aveva lasciato e si iscrive all’istituto Bassi di Seregno. Lezioni serali, perché di giorno, dalle 7 alle 19, c’è un lavoro che la occupa ininterrottamente a stretto contatto con i bambini. Appena finisce il turno, c’è da seguire le lezioni.

Poi, tornata a casa, ci sono i compiti da svolgere e le materie da studiare. Non c’è spazio per amicizie, divertimenti, svaghi. Tre anni intensissimi fino all’esame di maturità che le regala un 100 e la ripaga delle tante sofferenze morali patite negli anni precedenti. “Spero solo di essere un esempio positivo per altre ragazze e altri ragazzi che hanno vissuto e vivranno la mia storia – racconta Federica – pensavo di non avere le capacità per intraprendere un percorso scolastico, invece ho ritrovato fiducia dopo che la precedente esperienza mi aveva annullato nella mia persona. Ho avuto insegnanti che mi sono stati accanto, che hanno puntato su di me, che mi dicevano di non mollare e mi hanno insegnato che si può raggiungere qualunque obiettivo. Semplicemente, basta volerlo…”.

Marcello Arena

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