Non esiste pandemia che possa fermare la macchina messa in moto per l’ottava edizione del Torino Jazz Festival 2020 sempre diretto dagli infaticabili Diego Borotti / Giorgio Li Calzi.
Questo è quanto è stato confermato in conferenza stampa dal Segretario Generale Fondazione Cultura Alessandro Isaia, l’Assessora Cultura della Regione Francesca Leon congiuntamente con la Sindaca Chiara Appendino. Il festival si terrà dal 21 al 30 agosto, mentre in autunno dal due all’undici di ottobre, queste le date della doppia programmazione e sempre in sicurezza totale sia per gli artisti, sia per il pubblico “riappropriandosi degli spazi” lasciati forzatamente vuoti causa lockdown, per quanto riguarda le iniziative, la Fondazione ha incaricato il Teatro Stabile. Sebbene il budget sia inferiore al precedente festival, i direttori artistici Borotti / Li Calzi con l’aiuto degli sponsor, sono riusciti a formulare un ricco programma attivo e avvincente portando grandi artisti internazionali e italiani ed emergenti (vedi www.torinojazzfestival.it) di cui tre produzioni originali e quattro esclusive, alcune realizzate proprio per il TJF. Gradiremmo riportare un commento espresso da Diego Borotti: “Il contatto assiduo mantenuto con buona parte della comunità di jazz nazionale, conferma un istinto di sopravvivenza che ha impiegato i mesi d’isolamento per riproporsi al pubblico producendo un palinsesto differente dai precedenti, mescolando grandi personaggi con musicisti meno famosi ma gran valore artistico… concludendo, il jazz è vivo e gode ancora di buona salute”.
Ecco invece la dichiarazione di Giorgio Li Calzi: “Il nostro primo pensiero è stato di sostenere il diritto al lavoro specie nella situazione d’emergenza riaprendo le porte a una comunità in attesa di risposte, pertanto questa edizione sarà caratterizzata da due momenti, il primo ad agosto, il secondo a ottobre a favore dei musicisti, i jazz club, degli operatori e del suo pubblico”. Ritorna la formula dei Jazz Blitz nei luoghi di assistenza, accoglienza, case di cura, ospedali, centri diurni e case circondariali. Il supporto musicale che Torino Jazz Festival come sempre sarà vicino, a chi vive quotidianamente quelle strutture, l’idea è portare pillole musicali appositamente per quei luoghi. Come sempre anche quest’anno i biglietti per assistere ai concerti saranno a prezzi popolari con posto unico numerato, in modo di avvicinare e rendere partecipe ancora più pubblico del previsto e per strana coincidenza, proprio quest’anno, in quest’ottava rassegna, il modo del jazz celebra il centenario della nascita di un suo protagonista in assoluto: Charlie “Bird” Parker (1920 – 1955), oltre essere stato musicista e compositore, ha reinventato il sassofono contralto, contribuendo con altri a fondare il bebop… un omaggio alla musica di un genio riconosciuto che si è avvalso di una sezione ritmica di tutto rispetto.
Daniele Giordano