In scena il 14 agosto alle ore 21,30 al Teatro Grande di Marina di Pietrasanta per “La Versiliana Festival”
Per ogni persona raccontarsi significa rivelare quello che si prova, perché noi siamo quello che sentiamo dentro. Ma come facciamo a manifestare i nostri sentimenti e le nostre emozioni se il nostro momento confonde la realtà con la fantasia. Allora scopriamo di essere analfabeti emotivi. Un blocco che bisogna rimuovere per raggiungere la completezza della emozionalità. Lo scrittore conscio della sua non perfezione ma con la voglia e l’esigenza di cambiare traccia un ironico ed immaginario viaggio attraverso la sua realtà. Un irreale percorso che ci porta a rivoluzionare la sua e la nostra vita. L’entrata dentro un labirinto che ci permette di sentire ed ascoltarci. E per questo crea un immaginario alfabeto a cui ogni lettera corrisponde ad una emozione (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia…). Massini con maestria chiama per nome ogni cosa e lo fa abbinando una lettera a personaggi storici afflitti da piccole manie. Si va da Arthur Conan Doyle che svela tutti i suoi dubbi ai conoscenti. A Chagall che cade in piena disperazione per la scomparsa di Bella Rosenfeld. Alla moglie di Giosuè Carducci che pregava gli amici di far vincere il marito a carte. Stefano Massini con indubbia capacità estro e sarcasmo da fine dicitore vive ogni aneddoto dei suoi personaggi senza tralasciare sé stesso. Una autoironia che lo rende come lo definisce “Repubblica “il più popolare racconta storie del momento”.
Giuliano Angeletti