Questa è la storia di una ragazza bella e intraprendente, determinata e mai banale. Una ragazza che nella vita ha scelto di stare alla larga dalle mezze misure, dai falsi perbenismi e dai moralismi di chi nasconde scheletri nell’armadio. Danger Ariel, il nome d’arte con cui ha scelto di farsi conoscere sui social e nel mondo del burlesque, è una ragazza all’apparenza come tante altre. Un lavoro normalissimo, mille faccende che le rubano gran parte del tempo a disposizione, qualche serata con gli amici e una naturale propensione a vivere e vedere la vita con occhi ogni volta diversi. Per lei, ciò che è scontato equivale a qualcosa di sbiadito. Così, attraverso il suo account Instagram dove è seguita da migliaia di followers, ha scelto di raccontarsi in tutta la sua semplicità, unendo qualche scatto malizioso a qualche video in cui parla senza giri di parole argomenti piccanti ma di stretta attualità. Quello che gli altri (o le altre) non dicono, lei lo racconta, lo discute, lo analizza e lo investiga con fare femminile. Come normale che fosse, il suo personaggio ha iniziato a rimbalzare su Instagram e cresce a dismisura col passare dei giorni. Il “piccante” fa sempre il suo effetto soprattutto se è trattato col sorriso sulle labbra e con lo sguardo furbetto. A questo si uniscono i suoi scatti e i suoi video che uniscono una sana sensualità e danno risalto ad un corpo affascinante. Ma, come detto, dietro Danger Ariel si nasconde una ragazza semplice, umile, che dalla sua Milano è riuscita a far rimbalzare un messaggio moderno e controcorrente in giro per tutta l’Italia.
E sei anche un personaggio che vuole interpretare il burlesque come un lavoro e come uno stile di vita…
Diciamo che sono innanzitutto una ragazza diplomata al Liceo Scientifico Tecnologico, a cui sarebbe piaciuto studiare Psicologia, ma che si è sempre data da fare Hostess, ragazza immagine, commerciale in una palestra, broker assicurativo… Da giovanissima ho gestito prima un negozio di parrucchiere e poi un centro fisioterapico. Finchè…
Cos’è successo?
Non ho scoperto il burlesque, e ho capito che quella era la mia strada! Un colpo di fulmine, non ho più potuto farne a meno. Nel 2019 sono partita per la Croazia come ballerina di burlesque e ho capito cosa avrei voluto fare nella vita.
D’altronde, in qualche modo, era scritto nel tuo dna…
Ho sempre amato il vecchio cinema, uno dei miei cantanti preferiti è Gianni Morandi… Adoro Sophia Loren e Betty Page, quando ancora non era una moda andavo in cerca degli abiti vintage ai mercatini. Ho frequentato posti jazz, il fascino del passato mi ha pervaso negli anni.
Ed è così che hai scelto di compiere il grande passo.
Mi sono iscritta ad un primo corso di burlesque, e poi ancora ad un altro. Grazie a Ella Bottom Rouge, ho superato un periodo difficile della mia vita e ho compreso a fondo il valore di quella arte. Volevo una vita diversa, con lei ho iniziato a porre le basi. Sono salita sul palco per la prima volta, ho messo in atto il mio primo assolo dopo un periodo da stage-kitten, durante il quale aiutavo a sistemare il palco e le artiste nel backstage. E se c’è sempre qualcosa da imparare, posso dire di aver già all’attivo una cinquantina di show. Oggi devo dire grazie a Bianca Nevius con cui mi sto perfezionando.
E da qui è nato anche il tuo nome d’arte, Danger Ariel.
Ariel è una citazione dalla Sirenetta, un personaggio che mi è sempre piaciuto. È un nome libero, dà il senso della persona che sono. E danger rimanda al fumetto Danger Girl.
Il burlesque ti ha completamente proiettata in una vita che ora ti piace…
Proprio così, e voglio continuare a fare questa vita! Ho già parecchie date in calendario per questo autunno, non vedo l’ora di continuare.
Che rapporto c’è fra burlesque e erotismo?
Il burlesque ha erotismo, così come l’erotismo è parte di me. I miei atteggiamenti sono sempre stati questi, certo sul palco poi vengono espressi al meglio. In generale mi piace essere guardata, purchè lo sguardo non sia volgare. Mi piace provocare, mi piace farlo con le parole più che col corpo. Purtroppo però la gente a volte non capisce e comprende un messaggio sbagliato…
Il tuo personaggio sta crescendo anche su Instagram…
Tutto è iniziato durante la quarantena con alcune dirette a tema… piccante! D’altronde mi era stata rivolta una domanda sui sex toys e io ho pensato bene di parlarne, in modo semplice e normale. Non c’è nulla di cui scandalizzarsi. E questo mio modo è piaciuto, è servito ad altri ragazzi e ragazze a sentirsi più liberi, più informati, più consapevoli. È un format che ho ripetuto affrontando vari campi e che proseguirò su Twitch andando a fondo anche dei temi affettivi oltre che sessuali.
Nelle tue dirette hai avuto ospiti del settore.
Proprio così, e continuerò ad averne. Perché solo parlando di un argomento si può davvero capirlo e farlo capire. Non è provocazione, anche se dalle persone qualche mio atteggiamento pubblico viene percepito sopra le righe… ma io sono semplicemente me stessa.
Tu hai esperienza anche come fotomodella.
Ho scattato in vari generi, mettendo sempre davanti l’eleganza. Anche il mio outfit quotidiano è curato ma mai eccessivo. Mi piace essere femminile, accurata, mai eccessiva. Anzi, ho iniziato a seguire MMA e devo ringraziare il mio preparatore Nick che mi sta seguendo con pazienza e dedizione.
Caratterialmente come sei?
Sono uno scorpione ascendente scorpione… ho detto tutto! Molti mi vedono aggressiva, ma i giudizi su di me sono spesso molto diversi. Io preferisco chi è trasparente e diretto, soprattutto mi vedo sempre e comunque leale. Per qualunque cosa ci sono al fianco delle persone a cui tengo, anche se non condivido le loro posizioni. Giudico più me stessa che gli altri. Eppure ad oggi ho trovato la libertà di essere me stessa, sono uscita da schemi che mi tenevano imprigionata e che mi facevano soffrire.
Un passo in avanti importante…
Oggi quella che mostro sono davvero io. Non ho scheletri nell’armadio, non mi vergogno di nulla, i miei vizi sono il cioccolato, la pizza e il sesso. Scelgo le persone, vado oltre i luoghi comuni. La persona che mi conosce, capisce chi sono davvero.
Luca Fina
