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Ricordando Luigi Lunari con “Tre sull’altalena”

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“Tre sull’altalena “scritta nel 1990 è stata la più importante creazione drammaturgica di Luigi Lunari. Il testo è stato tradotto in ventisei lingue è portato in scena nei più autorevoli palcoscenici del mondo. La trama: tre persone si trovano inaspettatamente nel solito luogo. Un commendatore per un appuntamento galante. Un capitano per l’acquisizione di materiale bellico. Un professore per aspettare le bozze del suo libro. Ma perché questi uomini sono stati convocati in questo locale se tra loro non hanno niente in comune? Sicuramente ci sarà stato un disguido? E poi stranamente questi individui non possono neppure uscire dalla stanza perché fuori stanno facendo una pericolosa esercitazione antinquinamento. Quindi questi personaggi così dissimili sono costretti loro malgrado a passare la notte insieme. Questo fatto alimenta in loro ancora di più il dubbio. Tra i protagonisti si comincia a sospettare che quel luogo sia l’anticamera della porta dell’aldilà e loro stessi siano già morti. I tre ormai sono convinti di essere in quel soggiorno solo perché sono in attesa del giudizio. Al sospetto ognuno reagisce in modo differente. Il commendatore con ansia e depressione. Il capitano apparentemente indifferente. Il professore usa la logica per spiegarsi e spiegare un fatto illogico. Il risultato è un umorismo su temi esistenziali ed etici. Le battute vengono rotte dall’ingresso della donna delle pulizie e dalla sua ambiguità. Ma chi sarà questa donna? Sarà veramente l’addetta alle pulizie, o l’angelo della morte, o addirittura il diavolo in persona? E quando questa strana figura esce, si sente il suono di una sirena. Finalmente è finito l’allarme e tutti possono uscire dalla stanza e riprendere le loro vite. Ma sarà veramente così? La drammaturgia ci offre dialoghi stretti e coinvolgenti paradossi. I Fantasiosi equivoci pienamente entrano dentro il teatro dell’assurdo regalandoci un universale divertimento. Il capolavoro del drammaturgo milanese è una raffinata opera teatrale. Un vanto della drammaturgia italiana. La scomparsa di Luigi Lunari ha lasciato un vuoto incolmabile.

Giuliano Angeletti

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