NON SOLO FICTION CON: MINA SETTEMBRE- COMMISSARIO RICCIARDI E LOLITA LOBOSCO – MA ANCHE ARTE, CULTURA E BELLEZZE DELLA NATURA

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Portare la vera arte e la cultura in tutte le sue forme anche in prima serata, è sempre stata una prerogativa delle reti Rai, forse è anche per questo che fiction come “Mina Settembre” e “Il Commissario Ricciardi” stanno riscuotendo un grande successo. In un Italia che sta provando a rimettersi in piedi, nonostante la crisi e la pandemia, programmi e serie ricchi di contenuti, valori e spunti di riflessione importanti, sono per il pubblico attento, intelligente e desideroso di contenuti che puntano sulla qualità, come “una finestra aperta sul mondo”. La fiction di Rai1 diretta da Tiziana Aristarco con Serena Rossi, Giuseppe Zeno e Giorgio Pasotti, basata sui racconti di Maurizio de Giovanni, è stata proprio questo: “una finestra aperta sul mondo”, per i milioni di affezionati che con grande interesse hanno non solo deciso di seguirla, ma non vedono l’ora di poter vedere il finale della stessa domenica 14 febbraio giorno di San Valentino. Non poteva essere scelta data migliore, visto che alla base della trama c’è sempre stato l’amore in tutte le sue forme e sfumature. Compreso quello per la meravigliosa città di Napoli, con il suo spettacolare lungomare, l’imponente Castel dell’Ovo, i quartieri del centro storico con il Rione Sanità, la Galleria Borbonica, il porto di Margellina, il Centro Direzionale, gli antichi edifici universitari ecc… Oltre 15 location selezionate unite al fascino di Napoli e al supporto della Film Commission Regione Campania, hanno permesso agli attori di poter recitare all’interno di una sublime opera d’arte. Ben vengano lavori così, dove finalmente, visto che spesso viene mostrata solo quella un po’ brutta, è stata messa in evidenza la vera faccia della città di Napoli. Un cast eccellente, che in maniera magistrale, grazie alla loro bravura interpretativa, hanno permesso anche al pubblico che ha deciso di seguirli, di potersi sentire parte integrante della storia. Stesso discorso per quanto riguarda il Commissario Ricciardi, amatissimo dal pubblico grazie anche alla meticolosa e straordinaria bravura di Lino Guanciale e di tutto il resto degli attori. Riuscire a far sentire il pubblico “un valore aggiunto”, non è da tutti, anzi ci riescono solo quelli che come in questo caso, sanno trasformare le parole del copione, in emozioni capaci di toccare le corde dell’anima. Altro piccolo particolare, nonostante la fiction sia ambientata a Napoli, Guanciale non recita con l’accento napoletano, questo perché, in realtà Ricciardi è del Cilento. Guanciale racconta di aver seguito i suggerimenti di De Giovanni per interpretare al meglio il personaggio inventato dallo scrittore, il quale gli ha consigliato di recitare come se avesse il mal di testa. “Ricciardi non usa il cappello, soffre davvero di mal di testa cronico. Anche perché su otto persone che incontra, sei sono morte e gli parlano… è il minimo che gli venga l’emicrania”. Ma non finisce qui, domenica 21 febbraio tutti pronti per poter vedere “Lolita Lobosco” interpretata dalla bravissima Luisa Ranieri, sempre su Rai 1, con la regia di Luca Miniero. Sicuramente, anche questa nuova eroina moderna immaginaria, perché nata dalla penna di Gabriella Genisi, riuscirà grazie alla sua femminilità e al calore proprio delle donne, nonostante il lavoro molto impegnativo che svolge dietro la scrivania della Questura, a farci affezionare a lei, perché la donna non è solo moglie e mamma, è anche un altro pilastro solido sul quale poggia la società.

Clementina Leone

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