Un incontro fortuito voluto dal destino quello tra Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti (contrabbasso), duo che risponde al nome di MUSICA NUDA. Cantante solista con all’attivo già quattro album, nel gennaio 2003 Petra Magoni aveva in programma un minitour in alcuni piccoli club della “sua” Toscana con un amico chitarrista. Proprio il giorno del loro primo concerto, quest’ultimo si ammala. Petra, invece di annullare la data, chiede a Ferruccio, già contrabbassista degli Avion Travel, di sostituirlo all’ultimo minuto. Il concerto ottiene un tale successo che i due protagonisti di questo “Voice’n’bass” combo, nel giro di qualche settimana, mettono insieme un intero repertorio composto dalle canzoni che più amano e di slancio registrano in una sola giornata il loro primo album “Musica Nuda”, titolo che darà poi il nome anche al loro duo. In diciotto anni di intensa attività concertistica in tutto il mondo, Musica Nuda ha collezionato riconoscimenti prestigiosi vantando nel proprio palmarès la “Targa Tenco 2006” nella categoria interpreti, il premio per “Miglior Tour” al Mei di Faenza 2006 e “Les quatre clés de Télérama” in Francia nel 2007. Nel corso degli anni, Ferruccio e Petra hanno portato il loro progetto in giro per il mondo, riuscendo a raggiungere anche spazi prestigiosi, tra cui l’Olympia di Parigi, l’Hermitage di San Pietroburgo. Inoltre, sono stati ospiti del Tanz Wuppertal Festival di Pina Bausch e, sempre in Germania, hanno aperto i concerti di Al Jarreau. Nel marzo 2014 sono stati gli unici ospiti musicali della “Giornata Mondiale del Teatro” che si è celebrata all’interno del Senato della Repubblica, alla presenza del Presidente Pietro Grasso.
Nel 2015 e 2016, il “Little Wonder Tour” ha ottenuto successi in tutto il mondo, partendo dall’Europa, passando dagli Stati Uniti al Perù, fino ad arrivare in Giappone. Nel 2017 esce “Leggera”, disco di brani inediti a cui seguirà un lungo Tour internazionale. Nel 2018 si esibiscono alla Camera dei Deputati in occasione delle celebrazioni per il centenario dell’Aula di Montecitorio. In diciotto anni Petra e Ferruccio hanno realizzato più di 1500 concerti, prodotto otto dischi in studio, tre dischi live e un dvd.
Ciao ragazzi, bentrovati al Corriere dello Spettacolo, intervistarvi è per me un onore, un piacere, ma anche un’emozione, visto che vi seguo da tempo. Dal 25 giugno è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “TU PER TU”. Questo è un singolo nato dalla vostra collaborazione con il Centro servizi volontariato Toscana – Cesvot. Mi parlate proprio questa canzone?
“A tu per tu” è una canzone che abbiamo scritto su richiesta – proposta di Cesvot, un ente che unisce tantissime associazioni di volontariato in Toscana e non solo, che hanno pensato di creare una canzone che potesse essere inno volta a far sentire uniti tutti i volontari di Cesvot, in questo periodo in cui incontrarsi non è facile o comunque nei mesi precedenti non era possibile incontrarsi. “A tu per tu” è un canzone che parla proprio dell’incontro, è una celebrazione dell’incontro.
“A tu per tu” celebra l’incontro, ci ricorda il mondo dei volontari, e proprio su questi il presidente di “Cesvot” ha detto «Il mondo del volontariato, così come il mondo dello spettacolo, hanno molto sofferto in questo anno di pandemia. É venuta a mancare la possibilità di ritrovarsi, la forza dell’essere gruppo, il conforto dello stare insieme; spesso è mancato anche l’aiuto dato e ricevuto. Per questo Tu per Tu celebra la forza vitale dell’incontro anche attraverso la scelta del genere musicale. È un brano pop dalla semplice fruibilità, dal ritmo ballabile e con melodie orecchiabili. Il soggetto della canzone è la forza della relazione con l’altro, anche con chi soffre e ci appare lontano, con chi è precipitato, caduto e porta, come si dice nel testo, sottopelle il tatuaggio del passato. Persone fragili, emarginate, sofferenti, a volte perse, ma mai anello debole. Persone rimaste in piedi malgrado le ferite. Persone con un futuro immacolato, tutto da scrivere. Punto e a capo è il loro nome. È così che l’incontro, esperienza essenziale per chi fa volontariato, permette di azzerare le distanze e di riconoscersi nell’altro. A tu per tu si aprono gli orizzonti della somiglianza e della famigliarità. L’obiettivo di Cesvot rimane quello di promuovere il volontariato e di farlo con mezzi che ci aiutino a raggiungere, con il nostro messaggio, coloro che ancora non sanno cosa significhi la ricchezza che scaturisce dall’incontro con l’altro».
Parole bellissime e importanti. Il testo della canzone “A tu per tu” è stato scritto da Pacifico e la composizione della musica è di Ferruccio, in un contesto in cui comporre tale musica è stata una sfida. Chiedo proprio a Ferruccio… perché una Sfida?
Ti dico subito che la sfida più grande è legata al dato di fatto che mi sono imposto di scrivere un pezzo assolutamente allegro, non volevo associare al testo un mondo musicale molto lento. È proprio questa è stata la sfida più grande. Non è stato facile dargli un’impronta musicale ritmica; come hai sentito ascoltandola, ci sono molte percussioni, ho chiamato questo gruppo di Siena che si chiama Bandão, sono più di 30 percussioni. Quindi da un lato abbiamo rivestito di più “Musica nuda” perché come sai questa è fatta da contrabbasso e voce e allora per accontentare sia l’esigenza di Cesvot e sia la nostra esigenza di fare un pezzo assolutamente diverso, ci è piaciuta questa sfida, proprio di dare questo input più allegro alla canzone.
Voglio parlare con voi del vostro rapporto con il pubblico. Questa domanda di solito la faccio sempre più ai cantanti, invece qui la voglio fare sia a Feruccio musicista e sia a Petra come voce di Musica Nuda. Che rapporto avete con il pubblico e quali tra le tante cose belle vi hanno sempre detto vi è piaciuto particolarmente?
La cosa più bella per me è il fatto che faccio il musicista perché sento l’esigenza – che considero quasi una mappa genetica – di suonare avendo davanti un pubblico. Questo sembra una cosa scontata ma spesso non lo è; invece per la musica, suonare non può prescindere dall’aver un pubblico davanti. Sicuramente durante quest’ultimo anno con il discorso del lockdown il contatto con il pubblico ci è mancato tantissimo. Quindi, come succedeva anni fa, ancora di più adesso, viviamo questa emozione alla fine dei nostri concerti; quando il pubblico si avvicina per salutarci per chiederci di firmare un cd. E la cosa che ci piace di più è come “Musica Nuda” possa piacere a un pubblico molto ampio, dal bambino di 6 anni all’anziano di 86 anni. Questa trasversalità per noi è un motivo d’orgoglio, proprio perché “Musica Nuda” riesce a conquistare diverse generazioni. La cosa più bella che ci è stata detta sono i complimenti e il sentirci dire da tanti che dopo il concerto tornano a casa felici. Questa è una cosa bella che fa piacere.
In questa intervista abbiamo citato più volte la collaborazione con Pacifico, autore del testo “A tu per tu”, che non rappresenta la vostra prima collaborazione insieme, giusto?
Sì! con Pacifico ci conosciamo da molti anni, ha scritto varie cose per noi in passato. A volte testi su musica nostra, altre volte ci ha dato delle canzoni tutte sue. Abbiamo collaborato con un suo disco. Insomma, con Pacifico c’è una collaborazione che dura ormai da 10 – 15 anni.
Progetti per il futuro. Farete un cd o un album?
Da tempo pensiamo di fare un disco dedicato completamente al mondo dei bambini, però canzoni inedite. Quindi ti diciamo che abbiamo nel cassetto un disco quasi finito, ove ci sono canzoni per bambini, scritte da grandi autori e amici come Cristicchi, Luigi Salerno, qualcosa ho scritto anch’io con Alessio Bonomo. Max Casacci, chitarrista dei Subsonica, ci ha scritto un pezzo che si chiama “Il vampiro”. Insomma, il prossimo step sarà questo disco dedicato al mondo dei bambini e soprattutto di tornare presto sul palco a fare i live.
Questa era l’ultima domanda, grazie per il tempo che avete dedicato al pubblico del Corriere dello Spettacolo. Ma ricordiamo che il videoclip ufficiale del brano “A tu per tu” è diretto da Angelo Trani, include una dinamica sequenza di immagini che alterna le riprese in studio di Musica Nuda a scene evocative realizzate da Studio Riprese Firenze che attingono dal mondo del volontariato e che ritraggono tanti, diversi protagonisti. Il cuore pulsante del video è il senso di rinascita che spinge e muove, oggi più che mai, il mondo della musica e quello del volontariato. Grazie ancora e un caro saluto.
Grazie a te Giuseppe e al Corriere dello Spettacolo
Giuseppe Sanfilippo