Un’avventura iniziata quasi per caso, proseguita per passione e per curiosità. Sara Nocenti, 28 anni, arriva da Reggio Emilia. Un corpo da favola e una naturale inclinazione verso il senso del bello e dell’elegante. Così, dopo aver studiato perito aziendale corrispondente in lingue estere con una specializzazione nell’economia del turismo, ad oggi è una piccola commerciante con un negozio di abbigliamento da quattro anni. Ma dietro l’attività di imprenditrice si “nasconde” quella di fotomodella. La scoperta dell’immagine le ha letteralmente aperto nuovi orizzonti…
Come inizia il tuo rapporto con la fotografia?
È un’avventura iniziata un po’ per caso. Ho iniziato a fare fotografie con qualche mio amico fotoamatore. Ho iniziato a pubblicare quegli scatti su Instagram finchè sono stata notata da altri fotografi con cui ho iniziato a collaborare. Sono cresciuta moltissimo a livello personale e professionale. Mi sono accorta di avere appreso una grandissima consapevolezza di me stessa e di quello che sono, cosa che ignoravo completamente fino a poco tempo fa, oltre ad acquisire un’autostima sempre maggiore di me stessa. Davanti all’obiettivo sono ad ogni set più disinvolta e con spirito d’iniziativa.
C’è un segreto dietro questo tuo modo di intendere la fotografia.
La nascita di questa vocazione non la so collocare in un periodo preciso, probabilmente la fotocamera e la videocamera mi hanno sempre incuriosita per la possibilità di poter interpretare e raccontare una storia attraverso la gestualità del corpo e l’espressione del viso. È come un’attrice che recita, bisogna spogliarsi completamente di quello che si è e rivestire il ruolo del personaggio che si deve ricoprire sul set.
I risultati stanno arrivando…
Man mano che le mie collaborazioni aumentavano ho avuto sempre meno paura a mettermi in gioco. Scoprendo molti lati di me stessa fino ad allora sconosciuti mi sono voluta spingere a sperimentare generi di fotografia nuovi, dargli una sfumatura mia, farli miei ed interpretarli a modo mio. Devo ringraziare tutti i fotografi con cui ho collaborato e collaboro tuttora per credere nelle mie possibilità e nelle mie capacità di interpretare i loro progetti.
Cos’è per te la fotografia?
È una grande forma d’arte. Fino ad ora posare per dei fotografi è stata una continua crescita. Ho tirato fuori il mio vero carattere, mi sono scoperta più determinata, meno remissiva. È un mondo che può dare una grande consapevolezza sulla propria persona, una qualità che ritengo importantissima e fondamentale per affrontare ogni aspetto della vita quotidiana. È questo che continua a spingermi a buttarmi continuamente in nuovi progetti. È un’esperienza che forma il carattere, e non c’è cosa più preziosa al mondo secondo me.
Ma è anche una esperienza che conduce a risultati da favola.
La collaborazione più importante finora è stata con il magazine romano Spotlight Magazine. Ho avuto l’onore di avere un inserto di otto pagine nel mese di luglio e per me è stato motivo di enorme orgoglio, oltre che di commozione. Forse è insolito, ma la mia fonte femminile di ispirazione è Helena Bonham Carter. È un’attrice eccentrica, particolare, unica. Non ha mai paura di nuove sfide e nuovi ruoli da ricoprire, ed ha sempre ispirato il mio coraggio nell’affrontare nuove sfide.
Non solo fotografia… chi può dirlo!
Finora ho avuto dei ruoli solo come fotomodella, principalmente nelle zone di Roma e Milano. Mi sarebbe piaciuto provare a cimentarmi nel ruolo di attrice perchè so di avere del talento, ma riconosco che non è stato coltivato partecipando ad un’accademia o a corsi specifici. Il mondo dello spettacolo mi ha sempre incuriosita parecchio, soprattutto il cinema d’autore e impegnato. Chissà un giorno se…
Che rapporto hai con i social?
Sono un passatempo, un divertimento. Non mi reputo un’influencer, anche se spero di essere un punto di riferimento positivo. Utilizzo principalmente Instagram e più raramente Facebook, mi piace pubblicare le foto dei miei lavori fotografici e delle mie esperienze di vita quotidiana. Li ritengo, in sostanza, un mezzo molto potente per interagire con le persone.
Che immagine, di te, deve arrivare a chi guarda?
Da quando ho scoperto il mondo della fotografia mi piacerebbe far passare il messaggio che questa è un’arte, complessa e molto variegata, molto difficile da realizzare. Ma, una volta che si acquistano competenze, si riesce a trasmettere bellezza e stupore, come di fronte ad un quadro o una scultura. È ovvio che bisogna selezionare i progetti che veramente vogliono essere volti a costruire qualcosa di ben fatto e non volgare. Mi infastidiscono moltissimo i fotografi che mi contattano senza un progetto in mente, che mirano solamente a spogliare la modella e fotografare una coscia nuda. Li ritengo molto squallidi e i principali soggetti capaci di rovinare un’arte così bella ed espressiva.
Chi è Sara Nocenti nel quotidiano?
Non sono una ragazza esibizionista, non ho mai amato mettermi in mostra o essere al centro dell’attenzione. Forse il mio modo di vestire può suggerire il contrario, perchè amo vestire seguendo le tendenza con un mio tocco personale, e forse posso risultare a volte un po’ appariscente, ma è un puro gusto stilistico che si discosta totalmente dal mio carattere. Credo di essere una ragazza normalissima che non ha nulla di particolare per distinguersi dalla massa. Anche sul mio futuro ho poche certezze: non so chi o cosa ci sarà nella mia vita tra dieci anni. Non faccio progetti così a lungo termine, perchè tanto la vita sconvolge sempre i nostri piani. Sicuramente c’è un progetto di trasferimento a Roma a breve. Poi la vita deciderà per me.
Luca Fina
CONTATTI SOCIAL
https://www.instagram.com/saranocenti/
CREDITS FOTOGRAFICI
Ph. Alex Altieri @alexaltieri_photography
Ph. Silvia Forconi @puntodivista_photography