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“L’ALIENO”: A TU PER TU CON EUGENIA MARTINO

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Oggi incontro Eugenia Martino. Classe 1986, Eugenia Martino è una cantautrice, autrice e compositrice romana. Nel 2016 firma un contratto con AreaSonica Records con la quale pubblica l’Ep “Dandy&Roll” prodotto in collaborazione con Maria Grazia Fontana. L’Ep riscuote un discreto successo nell’underground, il brano “Maggio” arriva semifinalista al Premio Lunezia, il secondo singolo “Lacrime di ghiaccio” arriva in finale al premio “Senza Etichetta” mentre il terzo singolo “Cielo” vince il miglior testo al Premio nazionale “Donne d’autore” e arriva in semifinale al Festival di Ghedi e a Musicultura. Nell’estate del 2018 viene chiamata ad aprire concerti di alcuni artisti rinomati come Massimo di Cataldo e Giuseppe Anastasi. Nel 2018 pubblica il singolo in memoria di Davide Astori, “Canzone per Davide” raccogliendo migliaia di download e views in sole 2 settimane. Nell’estate del 2018 scrive il brano “Ladro per te” per Davide Rossi con cui vince il Roma Summer Contest. A gennaio 2019 il brano “Marielle” scritto per Ylenia Iorio vince il Premio Donida e ottiene un contratto editoriale con la Universal Music Publishing. A dicembre 2021 esce “L’alieno, il Califfo e la bambina” (L’altra metà Srl), il suo primo disco con la produzione esecutiva di Mogol e la produzione artistica di Massimo Satta. Dal 21 gennaio 2022 è in radio “L’alieno”, singolo estratto dall’album omonimo.

Ciao Eugenia, bentrovata al Corriere dello Spettacolo. Ti faccio i miei complimenti per il tuo singolo “L’alieno” e per l’interno album che prende il nome “L’alieno, il Califfo e la bambina”, disponibile dal 17 dicembre su tutti gli store e su tutte le piattaforme digitali. E’ il tuo album d’esordio. Mi parli di questo album?

L’album racchiude una raccolta di storie. Volevo fare un album che fosse come un libro da leggere. Nel sul contenuto troviamo tantissime storie di personaggi diversi, proprio come se fosse un romanzo. Mi piaceva questa idea, non volevo fare un album che racchiudesse la mia vita personale o le mie storie d’amore, ma volevo che fosse un album fatto di storie.

E si può ben dire che ci sei riuscita perfettamente. L’album è molto bello, leggero, dona una buona atmosfera, non racconta storie pesanti. Ascoltandolo è come quando ci immergiamo nella lettura di un libro di storie di vita, trattate con molta delicatezza. Parliamo del singolo “L’alieno”, molto interessante. Parliamo del singolo e di tutti gli altri pezzi all’interno dello stesso album?

“L’alieno” affronta il tema della diversità fisica, sessuale in un rapporto. “E allora” del bullismo in una maniera in cui la bambina si riscatta. “Viaggioveleno” parla di una malattia come se fosse un viaggio. “Califfo & Rio de Janeiro” parla di una ragazzina che finisce in un cartello e che si vendica del suo aguzzino. Sono tutte storie che hanno una morale leggerissima e c’è la svolta positiva in tutti i drammi che possono succedere nella vita.

Voglio chiudere questa intervista con la tua collaborazione con Mogol, che ti ha detto una cosa bella. Cosa ti ha detto il maestro Mogol?

Mogol mi ha detto una cosa bella: “Tu sei una poetessa e di poetesse come te non ne ho incontrate tante nella vita.” Sentirti dire questo è una grande soddisfazione perché significa che hai dato qualcosa di buono.

Condivido il tuo pensiero e anche le parole del maestro Mogol. So che in questo periodo stai continuando a scrivere, in attesa di poter partire con i live. Quindi, augurandoti un buon lavoro, ti ringrazio e un caro saluto.

Grazie a te Giuseppe, un saluto a te alla redazione e pubblico del Corriere dello Spettacolo.

Giuseppe Sanfilippo

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