Il black out della memoria Baffi storici in cerca di un’intervista… La Repubblica della Val D’Ossola non si delocalizza nel Donbass

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La memoria reclama un’intervista, il suoi interlocutori fanno a gomitate per surclassare l’antagonista di turno , stiamo parlando di baffi in cerca di pubblicità che non sia in buca, ma possibilmente e geograficamente collocati ad Occidente prima che quest’ultimo si delocalizzi per cambiare nome e lingua facendo integrazione di baffi storicamente occultati quelli di Hitler e Stalin il cui copyright appartiene all’estremo occidente gli USA una “confraternità” senza radici a parte quella degli internati nativi di quella terra che chiamiamo America , (tuttora in recinti ecosostenibili ) sono radici che sprofondano nella notte dei tempi illuminati a giorno da droni camuffati da aquile reali , che sorvolano i cieli del globo occupando spazi aerei altrui , trattasi di un condominio dove i due condomini USA e RUSSIA si disputano in un anfiteatro che si chiama Europa la supremazia della cultura, manca solo un test di intelligenza artificiale per indire un concorso di muscolopatia irreversibile dove i baffi di cui sopra, accuratamente decespugliati gridano al ratto storico della patria dei baffi di Solidarnosc diretta altri baffi diLech Walesa..

gli USA una “confraternità” senza radici che inventandosi l’egemonia della democrazia da esportare pensa di radiare dal consorzio baffi scomodi assumendo dei barbieri ucraini che facciano un taglio alla “garconne” ai portatori sani e possibilmente vaccinati nell’epoca postcovidica oltre che post sovietica della lingua russa, restano una lobby finanziaria camuffata da stato dell’unione.Si tratta di un “camouflage “degno delle strategie dei più nobili leopardi felini che imparano ad arrampicarsi con preda alseguito per sfuggire alla democrazia della legge del più forte.

L’operazione di marketing esportata dalla confraternità finanziaria d’oltre Oceano perora la causa

di una lingua da esportare , l’inglese diventato da “asporto” e così i baffi dei nostri dittatori stabilmente allocati nella memoria offuscata ma politicamente corretta che decide dove stanno di casa i buoni e dove vengono sfrattati i cattivi, finiscono nel congelatore produttore di una cortina fumagoena che ha la sua sede permanente nella foresta di Katyn…

Da questa foresta per motivi diplomatici di confini di cui anche gli alberi che la compongono hanno chiesto un interrogazione forestale senza riscontro, la geografia è caduta in un’imboscata (a questo servono gli alberi , a creare palcoscenici mobili che grazie alle loro foglie spingono i venti ad Est del mondo con licenza di modificare se necessario anche i fusi orari ) organizzata dal consorzio della pace armata all’anagrafe NATO che per motivi di spazio vitale che il nostro baffo teutonico – austroungarico forse boemo chiamava “Lebensraum” decide che la pace vuole che la democrazia organizzi un party con navi di varia foggia purché armate che balleranno il valzer del confine perduto in quel mare di Azov che non e’ una finestra sul cortile del vicino ma una finestra sull’orizzonte di un nuovo mondo da “ricostruire”…trattasi del vecchio mondo che mise in scena una piéce fantastica di nome “guerra fredda” nel frattempo il riscaldamento globale ha sciolto i ghiacci alzando le temperature

termonucleari dove i nostri attori USA e RUSSIA quest’ultima assistita dal drago d’Oriente hanno allestito una palestra in quella terra d’Ucraina per smaltire le troppe calorie incamerate in anni di guerra fredda che mandando tutti in letargo ci ha fatti gozzovigliare con uno stile di vita a rate mutato in una pagella dove sempre la confraternita decide che il dollaro e’ il salvavita per antonomasia mentre il rublo e il suo socio in accomandita yuan (l’Euro resta la Cenerentola in cerca del principe azzurro che non arriva mai ..)sono dei sostituti sempre secondi e seduti in panchina sempre in attesa di scendere in campo…

E i Baffi? Questi baffi storici sono finiti al museo delle cere in compagnia di un sigaro di nome Winston bisnonno di altro padrino che tutti gli amici chiamano Bojo che conosce L’Eneide a memoria ma non ha memoria delle lacrime e sangue del suo bisnonno…

E’ un mondo in stato di assedio con navi incrociatoriche parlano la lingua di Dostoviekji

(descritte come navidi carta pesta guidate dai puffi… )munite di estintori h24 stalkerizzate da droni che sembrano scarafaggi muniti di pungilioni che al confronto con un teser fanno venire l’orticaria anche a Dio onnipotente,,ovviamente sono scarafaggi a stelle e strisce che non amano il cirillico ,Dostovieskji è stato chiamato dallo zar , è rimandato il suo funerale è sceso con l’elmetto

nella terra di nessuno si fa per dire conosciuta come Donbass…..

Il nostro momumento letterario mondiale è tuttora impegnato in una lectio magistralis in cui narra la storia della Repubblica della Val D’Ossola (darieditare in quel del Donbass’?) che nessuno pare voglia esportare colà esportare …

Tutto intorno burattini e burattinai , gridano alla fine del mondo ormai diventato pare uno solo (acefalo o forse con un unico cervello ) ma lo era anche prima ,sebbene caldo e freddo fossero regolati da un termometro che ora registra il tutto esaurito in un cratere che si chiama Mar Nero , un buco nero un vortice lontano parente del triangolo delle Bermuda dove sembra non sia possibile installare missili e stelle comete….

La guerr** diventata gender fluid per ragioni geopolitiche obbliga donne e bambini a fare le vttime, cine reporters, allestiscono pullman e mortai postando la morte che non invitata vorrebbe rimandare la sua new entry per dare fiato alle t rombe ad una terra che se non fosse la Repubblica del grano sarebbe una provincia del profondo sud degliUSA…

Non è “via col vento “ e l’attore presidente Volodomyr Zelenkyj (forse imparentato con altro Zelenskyi tedesco ballitco con il suffisso Bach davanti al cognome che era capo delle Einsatzgruppen inUcraina a Babi yar Ucraina durante la penultima guerra mondiale perché l’attuale è l’ultima) non è Clark Gable e “domani non sarà altro giorno “ è sempre lo stesso giorno in cui gli umani impararono a mostrare muscoli e frecce fino ad arrivare ai giorni nostri con fucili telecomandati che incaricati di uccidere in un eventuale processo “Norimberga 2” sarebbero assolti per avere ubbidito ai comandi…. Lontano altra storia narra di altra terra, il Cile dove pare che gli Apuchena abbiano resistito ben 300 anni agli invasori occidentali spagnoli senza gli aiuti degli USA che allora nel 1581 erano ancora una monade spaziale in cerca di un parcheggio da adibire a laboratorio per future democrazie …

Nel 1944 ,la repubblica dell’Ossola in Italia precedette l’affidamento condiviso della democrazia .Fu

un esperimento di una repubblica in pieno conflitto mondiale che durò 33 giorni come gli anni di Cristo e che mise a dura prova la lealta’ dei suoi protagonisti , un territorio di 2000 chilometri quadrati, liberato dai partigiani che divento’ uno stato repubblicano con un governo un esercito e una capitale Domodossola sul territorio italiano che era ancora una monarchia .

L’8 settembre 1944 ,I Partigiani intimarono la resa ai tedeschi e ai fascisti stipati lungo la riva occidentale del lago Maggiore, i tedeschi si arresero , i fascisti continuarono a fare fuoco per poche ore per poi arrendersi , restava Domodossola da liberare, cosa che i partigiani fecero.

Successivamente accadde qualcosa di storicamente straordinario che non ha eguali in altri luoghi, Don Luigi Pellanda ,sacerdote di frontiera ( e non il Papa…)promosse un incontro tra i comandanti tedeschi, i fascisti e i partigiani per evitare inutili spargimenti di sangue.(cosa che oggi avviene con la finzione via videochiamata o videoconferenza.. quindi nessun icnontro in carne e ossa.)

L’epica della storia culmino’ con i tedeschi e i fascisti che lasciarono Domodossola ai partigiani a patto di poter evacuare con armi bagagli e famiglie al seguito.

I partigiani accettarono ,Domodossola venne liberata , tutti uscirono per strada euforici e per testimoniare l’evento unico per la storia che si stava vivendo fu aperta la frontiera con la Svizzera per consentire ai giornalisti accorsi da tutto il mondo di documentare l’evento.

Un evento dove il patto della parola , la lealta’ e il rispetto di essa vide protagonisti contrapposti che tennero la parola data e nacque la Repubblica dell’Ossola , che visse fino al 10 ottobre 1944 quando la prima colonna fascista entrava alle 17 del pomeriggio a Domodossola, mettendo a ferro e fuoco la cittadina..Donbass e Val D’Ossola , studiate politici e trasformate l’acciaiera Azovstal in una zona franca dove far rivivere un esperimento storico che non ha eguali (salvo smentite di popoli che possono arrivare per raccontare la loro storia occultata dalla cancel culture, magari popoli indigeni di isole sperdute non ancora scoperte dall’uomo transumano).

La lealtà superò il sospetto e l’uomo diede prova di potenza morale la Repubblica della Val D’ossola puo’ diventare il corridoio umanitario del Donbass Zelensky, Biden, e lo Zar,chiedendo il permesso ad Adolf Hitler, Yossif Stalin, e magari ad Augusto Pinochet e altri colleghi dittatori (la dittatura è un mestiere) volendo possono far rivivere questo esperimento si che possa diventare EVENTO .prima che la luce rabbui (senza intervento dell’ENI e degli idrocarburi globali e relativi metanodotti a secco) la quale , andando a dormire grida “

“ Luce a scale scende ,

malinconia del mondo si riprende il buio che non si accende,

domani è oggi arrivato tardi,

domani è la luce morta ieri ,

domani e’ il sole calato nelle mani di una preghiera

il coprifuoco di una voce che non vuole morire,

Sono poeta , sono un mappamondo

sono il verso vagabondo della liberta’ che cerca un luogo dove poter gridare,

sono io, la parola ,che vorrebbe parlare ………..”

Tutti i diritti riservati restano a Ronald Reagan e a Mikhail Gorbaciov che si promisero smantellando la guerra fredda dei due blocchi in allora negli anni novanta lealtà eterna, ma l’eternità non è di questo attuale mondo dove resta un blocco che si chiama NATO condotto dal la confraternita d’Oltre oceano nella sua attuale debolezza geopolitica mondiale si è ammutinata

ad essere esportatrice di una democrazia munita di dazi doganali dove chi è buono è autorizzato a mantenere la pace armata pur di non fare il passaggio del testimone all’emergente Dragone d’Oriente in guisa alla Santa Madre Russia, terra sconfinate che per territorio è il secondo paese del pianeta relegata ad essere colpevole della sua immensità storica culturale e geografica.

Barbara Appiano

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