Semplicemente indimenticabile: la grande serata di Ben Harper a “Umbria Jazz”

Data:

Umbria Jazz Festival, Perugia, Arena Santa Giuliana. Giovedì 13 luglio 2023

La sua prima partecipazione a “Umbria Jazz” era stata fissata per la sfortunata edizione 2020, poi spazzata via dal covid, ma stavolta è proprio il caso di scomodare il detto “non è mai troppo tardi”! Anzi, forse l’arrivo di Ben Harper proprio in occasione dei 50 anni del Festival costituisce uno dei fiori all’occhiello, se non IL fiore all’occhiello, di questa speciale edizione celebrativa del 2023. Anche se, data la carica di spiritualità del personaggio e la lunga attesa dell’evento, più che di arrivo si potrebbe parlare di avvento…

Prima dell’atteso concerto, introdotti dal celebre musicista, dj e conduttore radiofonico Nick The Nightfly, si sono esibiti per l’apertura di serata i Ranky Tanky, energica ed eclettica – in stile Harper – band made in USA già protagonista di un concerto in Piazza IV Novembre nella serata di venerdì 7 luglio.

Rock, blues, folk, soul, gospel, reggae: per la gioia dei “catalogatori” di professione, il poliedrico Ben Harper non è ascrivibile a nessuno di questi generi in particolare perché, semplicemente, li padroneggia tutti. E questo sin dall’esordio di Welcome to the Cruel World (1994), accompagnato già allora dai fedeli Innocent Criminals, presentatisi in forma smagliante all’appuntamento perugino, proprio come il loro leader.

Il concerto, in una torrida serata da tutto esaurito all’Arena Santa Giuliana, è iniziato poco dopo le 22. Ben, in cuffia rossa e look casual, ha scelto di partire con Better Way, introducendo subito i suoi compagni d’avventura, oltre a sé stesso (“MY NAME IS BEN HARPER” – casomai qualcuno dei presenti non lo sapesse); l’esecuzione della celebre Diamonds on the Inside, a seguire, ha subito scatenato l’entusiasmo dei fan. Poi è stato un continuo susseguirsi di emozioni, tra fasi rock – anche duro -, delicati momenti introspettivi, ballate folk e raccoglimento mistico, il tutto cucito insieme dalla meravigliosa voce calda del cantante, capace di esprimere tutti gli stati d’animo umani con eguale disinvoltura. Con Don’t Give Up Me Now, un Ben rilassato e a suo agio – lo si era capito fin dall’inizio – ha cominciato a scherzare col pubblico, descrivendo il brano come conosciuto e amato solo in Italia; ha infilato un’altra gag interrompendo She’ s Only Happy in the Sun dopo pochi accordi per riprenderla poi dall’inizio, perché “DEVE ESSERE PERFETTA PER POTERLA METTERE SU INSTAGRAM”; si è autodefinito “A MESS”, un casino, in quanto religioso, superstizioso ma al tempo stesso anche fiducioso nella scienza e nella razionalità; ha anche dichiarato di essere il peggiore nel canto tra i membri del gruppo…

Tornando alla musica, Harper, che nel corso del concerto ha suonato vari tipi di chitarra, si è concesso anche un lungo assolo alla lap steel guitar – strumento di cui è ormai considerabile un virtuoso; ha ospitato per un brano, a sorpresa, i musicisti Francesco Turrisi (fisarmonica) e Rihannon Giddens (banjo), dei quali è grande estimatore; si è esibito in solitudine, voce e chitarra, in Walk Away. Tra le altre canzoni proposte, spiccano Say You Will, Mama’s Trippin’, Steal My Kisses, Burn One Down, She’s Only Happy in the Sun e la trionfale chiusura con With My Own Two Hands, che ha innescato la corsa dei fan verso il palco. Acclamatissimo e visibilmente emozionato, se non addirittura commosso per l’affetto ricevuto, Ben si è congedato dai fan perugini ringraziando “Umbria Jazz”, tornando poi per chiudere in bellezza un’esibizione meravigliosa di circa due ore con i “bis”: il toccante gospel a cappella Below Sea Level, cantato insieme agli altri del gruppo, e la mistica Amen Omen, che nel finale è diventata Knockin’ on Heaven’s Door, quasi a voler consolare il pubblico per la mancata versione dylaniana dello storico pezzo nel concerto di venerdì scorso. Pur mancando ancora tre giorni al termine del Festival, possiamo senz’altro considerare questo evento come uno dei migliori della presente edizione, e c’era da aspettarselo: dal vivo Ben Harper è una certezza. Lo ha dimostrato anche stavolta.

Francesco Vignaroli

PH David Morresi

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