Roma, Arena Teatro Torbellamonaca, 18 e 19 luglio 2023
Dopo il felice debutto nel Festival di Borgio Verezzi, è andato in scena nell’Arena Teatro Torbellamonaca in due serate, 18 e 19 luglio, Stanlio e Ollio – amici fino all’ultima risata, una produzione UAO Spettacoli e Teatro Stabile d’Abruzzo, con Federico Perrotta e Claudio Insegno nei panni, rispettivamente, di Oliver Hardy e Stan Laurel. Dopo il bellissimo film del 2018 di Jon S. Baird sulla celebre coppia, non sapevo cosa aspettarmi da questa rappresentazione teatrale, una novità sui palcoscenici (almeno a mia memoria). Il ritmo dello spettacolo è vertiginoso, un lavoro fisicamente molto impegnativo per gli attori in scena soprattutto nel caldo asfissiante di queste due serate e la regia, dello stesso Insegno, è come una percussione ipnotica che dirige visionariamente la tanta carne al fuoco in scena. Forse anche troppa.
Se nel film, infatti, l’obiettivo si soffermava sull’ultimissima fase della straordinaria carriera dei due amici artisti, qui la si ripercorre dai primi istanti, insieme alle loro vite private altrettanto rocambolesche. In due ore di spettacolo, capite bene quanto sia difficile l’impresa e in effetti, in alcuni frangenti, non è semplicissimo star dietro a tutto quel che accade. Ma, signori miei, questo lavoro è potenzialmente una bomba! A parte la bravura di tutti i protagonisti, da Perrotta e Insegno a Valentina Olla e Sabrina Pellegrino, a Franco Mannella, Giacomo Rasetti e Federica Riggi, lo spettacolo è un vorticoso, divertente e, nel finale, commovente omaggio a due mostri sacri della comicità mondiale e a tutto quel mondo del cinema e del teatro, fatto di sudore e contratti, di ripicche e delusioni, di ascese e declini e, lasciatemi aggiungere, di tutte le persone che ne permettono l’esistenza, dai tecnici ai costumisti, agli assistenti. Nella finzione si, ma nella realtà in ogni spettacolo che vediamo e in questo in particolare, il lavoro intorno a chi va in scena è palesemente enorme.
Stanlio e Ollio – amici fino alla fine è uno spettacolo importante alle prime uscite, che crescerà inevitabilmente, limando qualche eccesso, ed è anche uno spettacolo coraggioso, in tempi di ristrettezze, per la generosità e la bellezza nelle scene di Alessandro Chiti, nel disegno luci di Marco Laudando, nei costumi di Graziella Pera e nelle coreografie di Fabrizio Angelini, tutte eccellenze del nostro teatro. Si ride, si sorride, ci si emoziona per la tenerezza che due interpreti come Perrotta e Insegno riescono a trasmettere con una comicità d’altri tempi ma che è nel cuore di tutti noi e per l’umanità che trasuda da tutta questa storia. Buona fortuna, il viaggio è appena iniziato.
Paolo Leone