Una commedia pericolosa: una spy story che fa riflettere sulla natura umana

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In uscita nelle sale il 30 agosto,”Una commedia pericolosa”,ultima fatica del regista ravennate Alex Pondi,rappresenta una mescolanza di generi al di là di ogni stereotipo preconfezionato.
La contaminazione era già stata sperimentata da Pondi nell’ apprezzatissimo School of Mafia,nel quale mescolava il Western alla Sergio Leone con i racconti sulla malavita.Ma qui il gioco di mescolanza di generi si erge al quadrato: dalla commedia degli equivoci di goldoniana memoria,a rimandi di natura hitchokiana che riportano alla Finestra sul cortile,fino a riecheggiare Agata Christie,Woody Allen e la tipica commedia italica,condita di corpi che scompaiono e misteri che ogni singolo personaggio nasconde,filo conduttore dello stile britannico.
La trama
Protagonista è Enrico Brignano(al secondo sodalizio artistico con Pondi dopo Tutta un’ altra vita),che veste i panni di Maurilio,agente “Mao” per tutti,perché fin da bambino era mettersi nei panni di James Bond,e nel gioco di incastri durante l’ evolversi del film riesce a farlo,spiando l’ intrigante vicina hostess Gabriella Pession,e denunciando a suo dire una presunta aggressione al commissario Lavete,interpretato da un superbo Fortunato Cerlino,dallo stile un po’ vintage alla Casablanca,e coadiuvato da una Paola Minaccioni in gran forma artistica,dai tempi giusti per la battuta pronta nei panni di una moglie gelosa…

Ma non vogliamo svelarvi troppo; l’accento va posto sopratutto sul pregevole lavoro tecnico di Pondi,che lavora su una mescolanza di stili assolutamente originale,facendo partecipe lo spettatore di ogni aspetto psicologico dei personaggi, che in tal modo entra dentro di loro.Sognare: questo è l’ incipit dato dal film,nel senso di non mollare mai,credere fino in fondo nei propri sogni e ,anche nei momenti di malinconia(così a volte si pone Maurilio),crederci sempre.Brignano assolve nel suo ruolo ad un gradino più alto della sua comicità: dall’ eredità lasciatagli dal mostro sacro Proietti attinge qui la parte più ironica e sarcastica,eliminando ogni gestualità per una stile più pulito,e maturo. Una commedia pericolosa ci fa ritornare gradualmente alla vita quotidiana dopo la parentesi estiva con una leggerezza d’animo che strizza l’occhio però anche alla riflessione sull’ animo umano.Dal 30 agosto nelle sale
Prodotto da Marco Poccioni e Marco Valsania per Rodeo Drive
Locandina del film a cura di Renato Casaro

Sara Nicoletti

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