Sarà il processo del secolo quello che il giorno 7 novembre 2023 si aprirà ancora una volta tra Matteo Renzi e Alessandro Maiorano. Una vera patata bollente per il giudice, la dottoressa Elisabetta Pagliai, la quale si troverà a dovere gestire in maniera imparziale
il nuovo duello tra l’ex presidente del Consiglio italiano e l’uomo considerato uno dei più imprevedibili in Italia.
Ma stavolta non sarà un semplice processo. Alessandro Maiorano e il suo avvocato, il noto avvocato penalista Carlo Taormina, vorranno sapere del perché né il procuratore dottor luca Tescaroli né altri organi di controllo, in special modo la polizia e la polizia postale, non hanno mai fatto nessuna indagine su Renzi, Carrai e Del Rio, nonostante i chili di carte e prove foniche date da Alessandro Maiorano alla Procura di Firenze.
Questo processo rischia di torcersi contro Renzi, visti gli argomenti, ma soprattutto i testi che dovranno venire a Firenze. Si parla con insistenza del principe del Qatar, sua altezza Althani, vittima secondo le carte in mano al duo Taormina-Maiorano, secondo l’ingegnere Alessandro Marini, di Olbia, di un raggiro con annessa tangente da 40 milioni di Euro gestita sempre secondo il Marini dal trio Renzi-Carrai-Del Rio.
Si parla di un presunto giro di escort portato dalla scorta di Renzi fin dentro l’abitazione romana, in via Nazionale 196, che l’ex presidente del Consiglio avrebbe preso in affitto;
della presunta love story tra Elena Boschi e lo stesso Renzi, relazione secondo alcuni testimoni, che vide la on boschi persino in dolce attesa di Renzi. Si parlerà inoltre di presunte fatture e assegni falsi.
Insomma, un processo, sul quale palcoscenico non vede l’ora di salirci quell’Alessandro Maiorano, che, ricordiamolo, è stato assolto con formula piena dal giudice dottoressa Laura Bonelli nel luglio 2021, dopo che Renzi lo aveva nuovamente denunciato.
Non rimane che attendere il 7 novembre 2023, certi che questo non sarà un processo come tanti altri.
