Roma, Marconi Teatro Festival (Viale G. Marconi 698/E), 8 e 9 luglio 2017
Vissi per Maria, il bellissimo testo di Roberto D’Alessandro, ha nelle sue potenzialità quella di cristallizzare il tempo, di catapultare lo spettatore, inizialmente distratto, nella vita privata di un mostro sacro quale Maria Callas e nella devozione amorevole della sua governante Bruna, che non riesce a capacitarsi della morte e che vive nel perenne ricordo di quegli anni vorticosi e della sua amata Madame, tra i trionfi, gli amori e le amarezze. Potenzialità che risulterebbe vana se non ci fosse un’interprete all’altezza della situazione a dar corpo e voce alla fedele e discreta Bruna. Siddharta Prestinari è semplicemente straordinaria in questo ruolo. Lo fa suo, lo vive visceralmente, e questa sua capacità arriva allo spettatore, che dopo pochi minuti è letteralmente rapito, ammaliato dalla sua interpretazione e dalla storia, dagli aneddoti narrati. Un teatro da camera delizioso, che necessita di un ambiente raccolto (si svolge tutto in un salotto), tanto che intelligentemente non è stato usato il palcoscenico ma è stato allestito un vero “angolo di casa” con tanto di tappeto, con le sedie tutte attorno. Magia, questo è uno spettacolo di vera magia. Lo vidi anni fa con un’altra interprete e già allora mi colpì la sua intensità. La Prestinari (irriconoscibile sotto il trucco) riesce a dare tante sfumature di umanità al suo personaggio, ora ironico, ora sopraffatto dal dolore, ora pregno di quella riconoscenza, ammirazione e amore per la sua “padrona” Callas, da risultare assolutamente credibile. Una perla questo testo, una perla questa interpretazione. Il tutto accompagnato dalle splendide arie operistiche del Mito, che nei momenti giusti fanno si che Vissi per Maria diventi un sogno, un tuffo in un passato che, a fine spettacolo, lascia una sensazione di dolcezza infinita. E dispiace lasciare “la casa”.
Paolo Leone
