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“A letto dopo Carosello… Deluxe”: una promenade tenera e nostalgica degli anni ‘70 e ‘80 in Italia

Data:

In scena dal 3 al 22 Maggio 2016 al teatro Sala Umberto di Roma

Al Teatro Sala Umberto, una splendida Michela Andreozzi ci ricorda e accompagna attraverso quelli che sono stati i simboli italiani degli anni ’70 e ’80, specchio di un’Italia diversa, paradossalmente più leggera, che stava attraversando l’ennesimo cambiamento. Negli anni ’70 infatti il nostro Paese era in recessione, ma una successiva ripresa dal 1984 scosse positivamente la popolazione. La ripresa seguiva l’onda di una nuova situazione mondiale più favorevole come il ribasso del prezzo del petrolio e una nuova disponibilità finanziaria di imprenditori che apportarono profonde ristrutturazioni. Anche il lancio di nuovi prodotti favorì infine l’inserimento del nostro paese in una condizione molto competitiva sul mercato internazionale.

E’ in questo inquadramento storico, che a noi giovani appare così lontano tanto che sembra quasi riecheggiare voci che non ci appartengono più, che la protagonista, unica donna sul palcoscenico, ci fa assaporare in una carrellata di sketch divertenti e nostalgici tratteggiando ciò che ha vissuto nell’infanzia e nell’adolescenza. Con un sorriso malinconico sottolinea tutte le differenze abissali con la gioventù d’oggi. E’ convincente e gestisce il pubblico che è sognante ma anche sull’attenti,proprio come faceva la sua insegnante delle elementari,Annamaria Turchia, soprannominata “La Fiata Turchina” per il suo alito alla ‘nduja, calabrese e zitella (oggi diremmo “single”). Con la sua voce e il dito che scorreva sul registro terrorizzava tutta la classe. E mille ricordi zampillano fluidamente: la merenda con pane burro e zucchero, la mamma casertana che la sgridava e le lanciava la scarpa o la “cucchiarella” che facevano giri assurdi e superavano ogni angolo della casa, ma che la raggiungevano sempre, i pomeriggi in cortile a giocare all’aperto con gli amici, le vacanze e le prime cotte, la famiglia, i vestiti imbarazzanti e irriconoscibili di carnevale fatti in casa. E poi il Carosello. Perché si andava tutti a letto dopo il Carosello, tranne il sabato sera dove tutti insieme sul divano si guardava Sandra e Raimondo, Franca Valeri, Paolo Panelli, Raffaella Carrà e molti altri.Un’epoca che chi non è nato in quegli anni, non può capire a pieno, ma che viene vista comunque come piena di umanità, cosa che oggi la tecnologia e la modernità sta praticamente spazzando via.

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Il pubblico viene poi ulteriormente coinvolto con una sfida, un gioco: indovinare il prodotto pubblicizzato dei jingle del Carosello. In palio delle caramelle Rossana. Le famose caramelle Rossana, come non ricordarle!

Le parole di Michela Andreozzi sono intrise di tanta tenerezza, e i suoi personali ricordi affiorano così naturalmente dalle sue scenette, da farci sognare, da portarci indietro nel tempo come una macchina attraverso il suo omaggio a personaggi di quegli anni, quelli del tubo catodico, dal bianco e nero al colore, o alle sigle rivisitate dei cartoni animati e agli intervalli meteo delle “signorine buonasera”.Ad accompagnare l’attrice romana,inoltre, c’è il Maestro Greggia al pianoforte e il Piji & Bateau Manouche, quintetto jazz swing.

Ospite eccezionale per questa serata di Venerdì 6 Maggio Valerio Scanu, giovane cantautore ex “Amico”, che ci canta con la sua voce potente la versione al maschile di “Brava” successo di Mina del 1965.

Uno spettacolo per chi vuole rispolverare il passato ripercorrendo momenti di vita reale di quegli anni intensi, ma anche per noi più giovani che ci siamo persi un’epoca rivoluzionaria, ma allo stesso tempo piena di speranze che oggi abbiamo perso quasi del tutto.

Flavia Severin

Con: Michela Andreozzi
Di: Andreozzi, Scarselli, Viola
con il Maestro Greggia
Piji Bateau Manouche Quintet (direttamente da Edicola Fiore)
direzione artistica di: Massimiliano Vado
Regia: Paola Tiziana Cruciani
PIJI & BATEAU MANOUCHE:
PIJI & BATEAU MANOUCHE è il nuovo quintetto del cantautore romano Piji, nato come l’orchestra ufficiale dell’Edicola di Fiorello nel gennaio 2016, in grado di mescolare ai brani originali del giovane swinger le più assurde rivisitazioni in chiave jazz-manouche dei brani più famosi del pop-rock italiano e, per l’occasione,  prestato al varietà sul Carosello, per rielaborare con allegria, modernità e ingegno i grandi classici delle hit parade e della tv della fine degli anni ’70.
PIJI – VOCE
GIAN PIERO LO PICCOLO – CLARINETTO
MORENO VIGLIONE – CHITARRA SOLISTA
AUGUSTO CRENI – CHITARRA SOLISTA
RENATO GATTONE – CONTRABBASSO
Foto Barbara Gravelli

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