Emanuele Dabbono, da Xfactor a Tiziano Ferro

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Emanuele Dabbono si era fatto conoscere anni fa per essere arrivato in finale a XFactor. Oggi ha numerosi progetti, scrive libri e collabora con Tiziano Ferro nella stesura delle canzoni…

Ciao Emanuele, innanzitutto potresti farmi una breve presentazione di te per i nostri lettori?

Sono nato a Genova, città che amo e crocevia di mille culture e ispirazioni. Ho scritto circa 1500 canzoni da quando avevo 13 anni, pubblicato due libri e 5 album (di cui 2 in inglese con un tour negli Stati Uniti). Ma queste sono cose che si possono trovare anche su Wikipedia. Invece sono un tipo schivo, sensibile al punto che è facilissimo ferirmi. Amo il vecchio cinema, la fotografia, le persone silenziose, i libri che spesso molti altri non leggono. Sono cresciuto con la musica di Bruce Springsteen e da non molti anni adoro quella di Miles Davis, ma ho un passato da metallaro incallito. Ho imparato a suonare quasi ogni strumento e finirò di viaggiare il mondo prima o poi. Odio la superficialità della gente e chi si erige a giudice da social network su qualsiasi argomento.

emanuele_dabbono_corriere_dello_spettacolo “Il Conforto”, “Valore Assoluto” e “Lento/Veloce”, sono i nomi dei tre brani de “Il Mestiere della Vita”, ultimo album di Tiziano Ferro, da te firmati…  Potresti parlarmene?

Tre intarsi profondamente diversi. Io e Tiziano abbiamo scritto insieme molte più delle 10 canzoni fin qui pubblicate. Queste tre riflettono benissimo il periodo attuale. “Il conforto” sta ottenendo un riscontro e un affetto incredibili da gente e stampa. Scava in profondità , racconta quel luogo caldo dove trovare ristoro, che spesso è identificabile in poche persone, ridefinisce la fine di una relazione o quando questa diventa insostenibile. “Valore assoluto” è la più tenera e mi fa piacere sia stata scelta dai fan recentemente come futuro singolo in un sondaggio indetto dallo stesso tiziano a Radio2. Lento/veloce ha tutte le caratteristiche del sano divertimento solare, che tanto abbiamo amato in passato nelle migliori pagine pop. Ci sento anche  pur nella sua modernità, un’atmosfera vicina a certi brani di Michael Jackson.

Sei stato finalista nella prima edizione di XFactor, sai che sono in molti coloro a non giudicare positivamente i talent, perché invece secondo te questo genere di programmi può rivelarsi importante?

E’ una vetrina molto importante se usata e non se ti fai usare da lei. Ovvio l’età ha il suo peso determinante, quando arrivai 3° alla prima edizione io avevo 30 anni, una gavetta che mi aveva portato a suonare prima con Avril Lavigne, John Legend, Nomadi, Black Eyed Peas, Renga, insomma non ero un novellino, sapevo benissimo i miei limiti tanto da farne un’identità precisa e in plasmabile a piacimento altrui.

Sei inoltre uno scrittore e “Genova di spalle” e “Musica per lottatori” sono i titoli dei tuoi libri…

Sì, il primo un romanzo di formazione, il secondo una raccolta di poesie premiata dal figlio di salvatore Quasimodo e recentemente presentata al prestigioso Bookcity di Milano.

Progetti futuri?

Un nuovo album, mi piacerebbe acustico, intimo, personale, mio. E dimostrare scrivendo, che insieme a Tiziano il meglio deve ancora venire.

Stefano Duranti Poccetti

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