“Dodici Rintocchi”… una note d’illusione

Data:

Domenica 18 dicembre al Teatro Vittoria di Torino

Tutti conoscono la fiaba di Cenerentola che sia di Charles Perrault o dei fratelli Grimm, bella, emozionante, ancor oggi a distanza di tempo continua a fare rivivere sogni meravigliosi a grandi e piccini! Pensate se questa diventasse angosciante, piena di soprusi e violenze, se diventasse un sogno infranto. Lottare, per cercare un punto di partenza, una nuova e dignitosa vita… il difficile è la non certezza di sapere se ci sarà quello d’arrivo. Il cervello, pur sapendo quale incognita incontrerà sulla nostra strada (quella del racconto), ci induce comunque a proseguire, è capace di superare barriere e sacrifici, aggrappandosi alla sola parola che conosce: cercare una nuova speranza, lasciando alle spalle un tragico passato, andando alla ricerca di una vita migliore, migrare! Non è facile tagliare i legami con la famiglia, amici, qualche volta i figli, il rischio è grande, la strada da percorrere è lunga e stretta, ma si è costretti a prendere questa decisione. Malgrado questo, si cerca di proseguire il viaggio, con tutti i suoi rischi. Raccolti quattro stracci, un abbraccio frettoloso, la consueta lacrima che seguirà l’infelice per il resto dei giorni, alla ricerca di una terra “pare promessa” per sentito dire da voci lontane. Dopo violenze, abusi ripetuti ricevuti lungo il percorso, infine arrivano esausti al posto d’imbarco, ad attenderci un Caronte (oggi definito scafista), colui che imbarcherà i malcapitati e, come quello della Divina Commedia, pretende di essere pagato in anticipo, con la clausola di garantire solo la partenza, mai l’arrivo. Sembrerebbe una storia romanzata, sostituita all’originale, dove le zucche si trasformavano in carrozze, i topolini in destrieri, la soave musica durante il ballo faceva da corollario alla fiaba, terminando al cadenzare dei rintocchi di campane, frantumando la fantasia del racconto. Ben altro troverà il pubblico in questo lavoro teatrale a firma di Daniela Vassallo e Alberto Ricci Hoiss, non è un racconto a conclusione felice, al pari di quello citato, qui non c’è la Cenerentola che poi trova e sposa il Principe azzurro. Qui troviamo una cenerentola confinata tra brutalità e schiavitù inflitte dagli aguzzini, in una “landa desolata” priva di ogni niente, dove le visioni oniriche s’infrangono con la realtà, laddove esiste in assoluto il valore del denaro, con quello hai cibo e possibilità di partire, in caso contrario… l’unica possibilità è di barattare il proprio corpo offrendo te stesso… forse, se hai fortuna, le probabilità di raggiungere quella terra potrebbero esserci! Qui scatta la difesa del cervello, dove ti elimina il senso di colpa facendoti pensare che in fondo è sempre meglio da dove si è partiti e acconsentire per non morire. Ogni giorno queste notizie appaiono sui quotidiani, si legge dei barconi che approdano sulle nostre coste, gli autori hanno volutamente raccontare l’argomento portandolo in teatro in occasione della GIORNATA INTERNAZIONALE DEL MIGRANTE, il Consiglio Regionale del Piemonte / Comitato Regionale per i Diritti Umani e l’Associazione Culturale “Liberipensatori Paul Valéry” con la sua compagnia di spettacolo, ha debuttato al TEATRO VITTORIA di Torino, con questa sua pièce in PRIMA NAZIONALE: “LA ZUCCA VUOTA – Mezzanotte di un’illusione”, Atto unico in Dodici Rintocchi.

La regista Vassallo ha trattato il testo con finezza, il cast di attori ha saputo dare allo spettatore quell’angoscia che si riversa su migranti, ponendo accenti come violenza, corruzione, dove il debole è sopraffatto dal forte, percorrendo la strada dove si presume che porti alla salvezza, lontano da guerre, fame e povertà. Gli aguzzini riempiono quei barconi stracolmi di “libbra di carne” in cambio di denaro per gli scafisti, affaristi senza scrupolo, sapendo benissimo che solo una parte potrà salvarsi… per i restanti, sarà il “mare nostrum” a dare ai migranti la vera liberazione… accogliendoli tra i flutti delle sue acque.

Daniele Giordano

Se volete contattare l’autore dell’articolo potete farlo a lonevolfilm@gmail.com

PERSONAGGI               E          INTERPRETI
Manuela Grippi                     CENERENTOLA
Stefania Rosso                         SORELLASTRA
Simone Ricci                                     PRINCIPE
Eugenio Gradabosco            FATA MADRINA
Farronato                    TOPO DI CAMPAGNA
Giovanni Pupino                   TOPO DI CITTA’
Aldo Stella                             TOPO VECCHIO
Igor Toniazzo             TOPO DI BIBLIOTECA
Massimiliano Liotta             TOPO DI FOGNA
Alessandro Santamaria            TOPO IDIOTA
Un Bambolotto    TOPOLINO SENZA VOCE
Eugenio Gradabosco UOMO SENZA OCCHI
Manuela Grippi         VOCE DEL PROLOGO
SCENE E COSTUMI: Maurizio Fo – Donatella Degrandi
LUCI: Cristiano Falcomer
SONORIZZAZIONE: Oliviero Corbetta
REGIA:   DANIELA VASSALLO

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