Uscirà il 9 giugno il secondo album della cantautrice statunitense Chrysta Bell, conosciuta in particolar modo per essere la partner musicale di David Lynch. Il disco prende il nome di We dissolve e è contraddistinto da dieci brani: Heaven, Devil Inside me, Planet Wide, Half Asleep, Monday, We Dissolve, Beautiful, Slow, Over you, Gravity. Qui l’artista, accompagnata da ottimi musicisti del calibro di Adrian Utley, Geoff Downes e Stephen O’Malley, dà prova della sua grande capacità e poliedricità musicale. La raccolta infatti non è stata definita a caso «un mix immaginifico di pop, soul, rock e jazz», proprio perché la Bell dà qui prova di poter facilmente passare da un genere all’altro con disinvoltura e se a volte il suo modo di fare ci sembra più rockettaro in altre la vediamo calarsi nelle delicate sonorità jazzistiche, per giungere anche alla leggerezza del pop. Il tutto arricchito dalla sua bella e profonda voce, che l’artista sa modulare e ritmare in modo eccellente. Le atmosfere create dai musicisti ci fanno immaginare di sovente uno scenario cinematografico, magari proprio uno di quelli usciti da un set di David Lynch, con il quale l’autrice collabora con continuità. In generale risulta molto interessante l’aspetto ritmico di questa raccolta, scandito non di rado in modo sincopato, in cui la voce della cantante s’inserisce in modo puntuale e preciso.
“We dissolve”, prodotto da John Parish, è un lavoro intrigante e stimolante, per un’artista in grado di unire qualità e orecchiabilità e che se continua così a mio parere sarà in grado di fare grandi cose, perché Chrysta Bell possiede creatività ed estrosità che riesce a esprimere grazie anche alla sua importante capacità vocale.
Stefano Duranti Poccetti
