“Dialogo”. E’ amore a prima vista per la poesia musicale di Luca Tudisca

Data:

Il 25 maggio 2017, al Teatro Nazionale di Milano

Ho pensato ad un lungo e articolato video. Una sorta di accompagnamento visivo della ricchissima carrellata di canzoni di Luca Tudisca. La storia semplice ma non banale dell’amore tra due ragazzi siciliani che cresce e si evolve nel tempo, per cinquanta anni.

Una storia che ha come filo conduttore emotivo la intensità delle canzoni del talentuoso artista siciliano non ancora trentenne, emerso alla notorietà qualche anno fa con la trasmissione Amici.

In una unica serata evento al Teatro Nazionale di Milano, il 25 maggio, abbiamo assistito a una forma particolare di performance, che ha magicamente intessuto la performance di due attori e la storia che ci hanno raccontato con la magia delle canzoni di Luca Tudisca.

DIALOGO con LUCA TUDISCA, ELENA NIERI, MATTEO VOLPOTTIConfesso di avere provato più volte un senso di piacevole turbamento, come di commozione, che mi è parso di condividere con altri spettatori. Un fenomeno di particolare rilevanza, trattandosi di un primo ascolto, in cui necessariamente molti dettagli e sfumature sono andati perduti. Se è vero che si assaporano musica e testi tanto più intensamente quanto più li si conosce, la carica emotiva di Luca Tudisca si rivela di grande efficacia comunicativa. E’ una personalità forte e risolta che si esprime con un bel timbro di voce, un ritmo musicale molto accattivante e, soprattutto, con immagini nei testi di rara bellezza e poesia.

I due performer che rappresentano la storia, Elena Nieri e Matteo Volpotti, danno un corpo e una trama al fluire delle immagini del cantautore siciliano.

La scena è spoglia ed essenziale. In sala qua è la pendono appesi giacche e cappotti.

In omaggio alla origine di Luca, l’ambientazione è in Sicilia, così come l’accento dialettale dei due attori, a volte artificiosamente rimarcato in maniera un poco macchiettistica.

La sovrapposizione a strati degli abiti che via via Ada e Santuzzo indossano è la rappresentazione icastica dello scorrere del tempo, del matrimonio, della nascita del figlio e di molto altro.

Strati di vita, di esperienze, di contrasti risolti con la forza dell’amore (“precipitare insieme a te è come volare”).

Strati di cui Ada si libera sulla scena nel momento della morte, con una immagine molto bella di anima fattasi spirito, che lascia all’amato Santuzzo il ricordo della vita condivisa.

Molti applausi e molta emozione.

Guido Buttarelli

REGIA: MAURO SIMONE da una idea di Mauro Simone
TESTO DEI DIALOGHI: ELISABETTA TULLI
MOVIMENTI COREOGRAFICI: NADIA SCHERANI
ELENA NIERI nel ruolo di ADA
MATTEO VOLPOTTI nel ruolo di SANTUZZO
VOCE/CHITARRA: LUCA TUDISCA

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