Libri e sceneggiature: tutti pazzi per Nina

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Sette milioni di copie vendute con il best-seller “Mr Parkinson” sono la più sincera testimonianza di quanto Nina Monica Scalabrin sappia raccontare con dolcezza anche i momenti più difficili, sappia “parlare” agli occhi delle persone stupendo per semplicità e trama. D’altronde, lei è “fatta” così. Un’artista delle parole dall’indole girovaga, innamorata della vita e della felicità, sempre in cerca della bellezza. Che si tratti di una frase, di una fotografia o di un abito serale, tutto deve tendere alla perfezione estetica. Se ne sono accorti tutti. I lettori in primis, che hanno trovato il modo di avvicinarsi ad una malattia come il Parkinson quasi presi per mano, accompagnati passo dopo passo. Se ne sono accorti gli editori, che con Nina Monica Scalabrin hanno scelto un’autrice esperta, abituata a muoversi fra l’Italia e New York, affascinata dall’idea di trasmettere agli altri emozioni vissute in prima persona. E poi se ne sono accorti amici, conoscenti, persone comune, che con lei possono dialogare senza sentire il “peso” di quelle copie vendute in tutto il mondo, un po’ in italiano e un po’ in inglese, un po’ su carta e un po’ in versione digitale. D’altronde, era scritto nel dna che Nina Monica Scalabrin, prima o poi, avrebbe trovato il modo di spiccare il volo. Figlia di un giornalista de Il Corriere della Sera, abituata a dialogare con attori e registi, capace di volare negli States per scoprire le ultime novità nel campo dell’editoria. E, a proposito, di novità ce n’è una che la coinvolgerà da vicino. Una partnership con Mondadori che le garantirà ulteriore visibilità (e distribuzione) sul territorio. Un modo per continuare a conquistare lettori, a farsi conoscere, a parlare con le parole in una società che oggi punta su emoticon, immagini e tag. Per farlo, bisogna esserne capaci. E Nina Monica Scalabrin ha tutta l’intenzione di proseguire nel suo percorso, di farcela e di tuffarsi in mezzi di comunicazione sempre più nuovi.

Riavvolgiamo il nastro…

Partiamo dalla mia vocazione per la scrittura! Mio padre è un giornalista della Rizzoli editore, scriveva per il Corriere della sera ed è anche un editor professionista. La nostra è una dote familiare. Ho scritto il mio primo libro a 17 anni: “Errori di stagione” ha fatto un gran successo tra gli adolescenti ed è stato anche introdotto tra i libri di testo delle scuole medie come libro di lettura. Si tratta di una specie di vademecum per i ragazzi riguardo agli errori che si possono commettere quando si è giovanissimi.

Questo ti ha fatto pensare che scrivere sarebbe stata la tua strada…

E così è stato! Dopo il mio primo libro edito da Rizzoli, fui contattata dalla redazione della Mondadori: all’epoca Ferruccio Parazzoli era il responsabile degli Oscar Mondadori e mi chiese di entrare a far parte del suo team per seguire le pubblicazioni dei libri per ragazzi. Fu un sogno che iniziò a materializzarsi, accettai senza esitare la sua proposta. Imparai anche molto sul giornalismo: è stato il mio maestro, lavorare al suo fianco mi ha dato la possibilità di imparare molto su questo meraviglioso mestiere.

Una carriera culminata con Me and Mr Parkinson. Come si racconta con dolcezza una malattia terribile?
Penso dipenda dal mio carattere, dal mio modo di approcciarmi alla vita. Senza questi elementi, quel libro non sarebbe potuto esistere. Io sono una persona semplice sempre di buon umore, sono solare e positiva e piena di energia. Ecco svelato il segreto della trama, del racconto, del modo di porsi.

Una solarità che si esprime anche nel tuo modo d’essere.

Sono consapevole di essere una scrittrice fuori dagli schemi, sono eccentrica nel vestire dove mi piace osare nell’abbigliamento e negli accessori. Ma non sono solo molto esuberante nell’apparenza: sono un vulcano di iniziative in tutti i campi ed anche nel tempo libero. Questo è quello che mi differenzia dalle altre scrittrici…

Nina Monica Scalabrin è sempre in movimento. Tanto che in pentola bollono molti progetti.

Tra dieci anni mi vedrei bene come regista: dopo questa ascesa attraverso il mondo della scrittura passando per quello della sceneggiatura mi fermerei poi sulla poltrona della regia. Chissà se è chiedere troppo! Al momento sto lavorando ad una trilogia di un romanzo d’amore; in passato mi hanno spesso chiesto di scrivere un libro che avesse al suo interno una grande e passionale storia d’amore… ed ecco accontentati i miei lettori! Presto sarà nelle librerie, non vedo l’ora di incominciare questa nuova avventura letteraria.

Abbiamo detto: non solo libri, ma anche fotografia.

Se poi i due mondi si uniscono, abbiamo fatto bingo! Io vengo spesso ritratta da fotografi soprattutto per le campagne pubblicitarie rivolte ai miei libri, essere fotografata mi diverte molto. È un gioco bellissimo: con le parole comunico cosa ho dentro, mentre dietro l’obbiettivo  mostro la  parte più superficiale e frivola di Nina Monica, un lato che rimane nascosto e vive solo sulle pagine dei libri. Talvolta, però, è affascinante farlo emergere…

Anche perché il rapporto con la bellezza fa parte di te.

Ho sempre tenuto un piede nella moda e uno nella letteratura. Mio padre si è occupato anche di concorsi di bellezza e spesso mi ha spinta a partecipare; svelo un segreto: in alcuni sono arrivata anche in finale, ricordi in particolare Miss Novella 2000 e Miss Teen Ager.

Prima hai parlato di set sceneggiature, ciak e poltrone da regista.

Adoro il mondo dello spettacolo, sono stata molto fortunata perché ho sempre incontrato persone splendide come Dana Brunetti: non è solo un produttore di successo, ma è anche un amico molto protettivo. Ho avuto la fortuna e l’onore di esser stata ospite ad alcuni party nella sua casa a Hollywood e ho trovato un ambiente molto tranquillo e amichevole, dove il divismo era completamente assente.

Ma c’è anche un’amicizia “italiana” a cui tieni molto.

Per quanto riguarda la sceneggiatura ho imparato molto da Gabriele Muccino, regista e maestro del cinema tricolore. La nostra amicizia si è sviluppata sui social e, attraverso i post che pubblicava in Facebook, ho imparato a scrivere una vera e propria sceneggiatura. Lo confesso: mi sono ispirata al un suo bellissimo film “Alla ricerca della felicità” con Will Smith. Adoro Gabriele e la sua spontaneità, è sempre gentile ed ironico. Una persona meravigliosa.

Nel mentre, siamo arrivati all’argomento social.

Sono una social addicted, figlia della generazione che se non ha il telefono nella borsa si sente persa. Purtroppo o per fortuna, sono fatto così anche io…

Ti reputi una influencer nel campo della letteratura?

No, preferisco definirmi giocoliere di parole che riesce a stupire con i contenuti che produce.

Al proposito, non è facile “definirti”. Se dovessi preparare la biografia di te stessa?

La scriverei così: mi chiamo Nina Monica Scalabrin, sono nata a Milano ma grazie al mio lavoro viaggio molto, di conseguenza vivo un po’ dappertutto, sono raminga! Faccio la scrittrice e la sceneggiatrice, la mia passione è lo sport e per questo mi sono laureata in scienze motorie. Dite che può bastare?

Al pubblico, di solito, piace la sintesi.

Allora ci siamo! Mi piace mostrare un’immagine ricca di contenuti, sia nel quotidiano che nei social. Sui miei canali racconto la mia storia quotidiana, la fatica nel trovare le parole giuste per romanzi e saggi, la gioia di diventare autrice di best seller autobiografici.

Quindi, ti vedremo presto in libreria.

Credo che chi come me è stata baciata in fronte dalla fortuna abbia la possibilità di vivere bene e debba condividere questa sua felicità con gli altri. Io lo ritengo un dono e penso che continuerò ad andare avanti per questa strada: voglio migliorare il mio modo di scrivere sempre più, per avvicinarlo ad un pubblico sempre più vasto.

Libri e sceneggiature sono due tue passioni. E se questi mondi si unissero?

Nel cinema sto muovendo i primi passi, ho vissuto per alcuni anni a Los Angeles e mi sono innamorata di quella città che vive sotto i riflettori della macchina da presa. Negli States tutto è cinema, anche chi passa per strada diventa protagonista ed è li che ho deciso che sarei diventata una sceneggiatrice. Quell’atmosfera mi piace, perché non importarla? Stay tuned sui miei canali, ho sempre qualche novità in uscita…

Luca Fina

Foto Paolo Tosetto
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