Monica Guerritore in “Dall’Inferno… all’Infinito”

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“Dall’Inferno all’Infinito”: Monica Guerritore con intuitiva spettacolarità crea un eccellente spettacolo. Un itinerario attraverso le varie sfaccettature della mente umana. Un lavoro teatrale che esalta la sua comprovata creatività. La trama ad ogni rappresentazione esce dal filo logico originale per allontanarsi per poi riavvicinarsi alla mutante sorgente creativa. I canti danteschi hanno trascinato il pensiero emotivo dell’attrice e drammaturga dentro un vortice di immagini ed apparizioni che sono traccia da seguire nel suo grandioso viaggio interiore. Una incessante creatività ad ogni spettacolo differente. I testi da cui Monica ha attinto la linfa sono: Dante Alighieri – La Divina Commedia I canto – II canto (Incontro con Virgilio/Beatrice) – III canto (Ingresso nell’Inferno) – V canto (Paolo e Francesca) – XXXIII canto (Conte Ugolino) – XXXIV canto (uscire dall’Inferno) Pier Paolo Pasolini: Supplica a mia madre – Elsa Morante: Menzogna e sortilegio (inizio) – Patrizia Valduga: Cento Quartine (la Tentazione) – Gustave Flaubert: Madame Bovary (estratto) – Victor Hugo: Pathmo – Giacomo Leopardi: L’Infinito – Cesare Pavese: Ultimo scritto. Le musiche: Giya Kancheli: Largo molto da Opera, diretto da Rudolf Werthen – Alberto Iglesias: Alice vive – Ryūichi Sakamoto: Heartbeat – Samuel Barber: Adagio per archi e oboe, diretto da Leonard Bernstein – Musica etnica indiana – Amalia Rodriguez: Caminhos dos deus – Eleni Karaindrou: Depart and Eternity theme – Craig Armstrong: Laura’s Theme.
Monica Guerritore parla così del suo spettacolo:
“Nella mia intenzione, il desiderio forte di sradicare parole, testi, versi altissimi dalla loro collocazione “conosciuta” per restituirgli un “senso” originario e potente, sicura che la forza delle parole di Dante, togliendole dal canto e dalla storia, ci avrebbe restituito un senso originario, ci avrebbe condotto all’interno delle zone più dense, oscure e magnifiche dell’animo umano. Sicura che, seguendo un percorso di incontro con le sue figure di riferimento (Virgilio, il suo super-Io, Beatrice/Francesca e gli aspetti del Femminile, il Caos dell’Inferno, Ugolino, il Padre) si sarebbe potuta avvicinare intimamente l’ispirazione originale di Dante nell’affrontare la Divina Commedia. Senza paura dei tagli e senza paura di proseguire quel racconto con parole, e testi altissimi di altri autori, più vicini a noi, come Morante, Pasolini, Valduga. A noi solo il merito di “esserci” e “dire” e “ascoltare”. A voce alta… Col cuore e con la testa… E alla fine “e naufragar m’è dolce in questo mare (…) e quindi uscimmo a riveder le stelle”. Forse…”
“Dall’Inferno all’Infinito”: la rappresentazione di Monica Guerritore è un percorso tra dotti capolavori di grandi autori. Letterati di diverse epoche, che magicamente si collegano tra loro e si attraggono. Le citazioni e le musiche sono collegati tra loro attraverso acrobatici voli. Uno spettacolo di sicuro interesse, sicuramente da non perdere.

Giuliano Angeletti

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