Haiducii sta vivendo un periodo davvero magico e appassionato sia dal punto di vista artistico che privato. Il 6 dicembre scorso si è unita in matrimonio con l’event manager e direttore artistico Miky Falcicchio mediante rito civile a Giovinazzo in Puglia. Ora è pronta al grande ritorno sulle scene musicali con nuovi brani e Spazio 90s, un format rivoluzionario per il settore degli eventi, uno show itinerante ricco di sorprese, gadget coloratissimi e un sacco di artisti che si alterneranno di tappa in tappa, città in città. In questa intervista rilasciata ai microfoni de Il Corriere dello Spettacolo, la famosa e amata star della dance music affronta questi argomenti, ma anche altri temi legati comunque alla musica e agli aspiranti artisti. Buona lettura!
Benvenuta Haiducii a Il Corriere dello Spettacolo. Per quanto riguarda la sua vita professionale, che cosa bolle in pentola?
Insieme a mio marito Miky Falcicchio stiamo progettando un mondo bellissimo legato alla musica e allo spettacolo, vale a dire Spazio 90s. Che cos’è? Un contenitore di video, immagini, interviste e alcuni reportage tra i live più belli, di artisti e icone della dance, ancora attive, in uscita con inediti e nuovi progetti discografici. Ma non solo contenuti virali, perché Spazio 90s nasce per essere uno spazio inteso come location, nella quale si esibiranno star italiane e internazionali della musica anni ‘ e . Un luogo magico, dove riascoltare le hit più belle e conoscere aneddoti esclusivi, direttamente dalla voce dei protagonisti. Il format Spazio 90s, invece, prevede uno o più artisti, dj set e gadget coloratissimi con un pacchetto commerciale (nato per piazze e discoteche) che include una campagna di comunicazione personalizzata e una rassegna stampa, digitale e cartacea. Inoltre ho già registrato brani nuovi, ci sono proposte per gli spettacoli, quindi il mondo musicale pian piano si mette in moto.
In futuro dedicherà una canzone alla sua madrepatria? E alla Puglia?
È stata la mia patria ad anticipare e dedicare al mondo intero una canzone per sempre, Dragostea din Tei, che rimane un simbolo romeno nella musica mondiale. Vi svelo un segreto: se un giorno canterò un brano dedicato alla Romania o alla Puglia cantato in lingua romena, i pugliesi comprenderanno il testo e i romeni pure… vi chiederete perché?
Semplice… la lingua romena è neolatina, pertanto ha una strada preferenziale per il dialetto barese… quindi prenderemmo due piccioni con una fava per essere in tema.
Com’è cambiata la musica dagli inizi del 2000 a oggi?
La musica segue la vita di oggi ed è lo specchio di chi l’ascolta e la fa. Negli anni 2000 la musica aveva sonorità moderne però ricordava gli anni ‘90. Dopo c’è stato un periodo di transizione, per non dire pandemia, e poi ci siamo risvegliati con un’altra generazione. Comunque la musica è tutta bella, perché la vita è bella.
Internet e le nuove tecnologie informatiche hanno risollevato oppure flagellato il mondo della musica?
La tecnologia ha cambiato il nostro modo di vivere, ci ha fatto allineare ad un’altra realtà.
C’è molta libertà che ognuno l‘interpreta in funzione della propria educazione, cultura e professionalità. Non penso che abbia flagellato il mondo della musica, semplicemente ha dato più possibilità di esprimersi in maniera libera verso il mondo intero.
Con chi le piacerebbe duettare in futuro?
Inizialmente avrei detto con un’artista giovane che riporta il loro mondo meraviglioso. Invece subito dopo mi è apparso nella mia mente il mio amico Leroy Gomez dei Santa Esmeralda, la sua energia e la sua voce darebbero un segnale positivo.
Chi o cosa non sopporta del mondo della musica?
Sono nata con la camicia rossa, come si dice per i bambini fortunati. Sono cresciuta affianco ai grandi artisti della Romania e poi ai grandi del mondo. Tutti hanno qualcosa in comune, l’umiltà. Ecco non direi un nome specifico, però regalerei ad alcune persone per le feste natalizie oppure di compleanno uno specchio e un paio di occhiali per vedersi meglio.
Che cosa consiglia ai giovani che vorrebbero intraprendere questa professione?
Umiltà, studio, educazione e perseveranza. Devono inseguire sempre i propri sogni senza mai guardare indietro.
Domenico Giampetruzzi