Anna, la fotografia come riscatto

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La fotografia è parte del suo riscatto, una storia che merita di essere raccontata. Anna è fotomodella per passione, orgoglio della città di Conegliano, prestigiosa località in provincia di Treviso nota per l’arte e per il vino. Un’adolescenza tranquilla fin quando l’anoressia ha fatto capolino nella sua quotidianità, sconvolgendola e costringendola e ricostruire il rapporto con sé stessa, con suo corpo e con la sua mente. “Il mio sogno era fare il medico ma il percorso per ristabilirmi in salute è stato lungo e faticoso” racconta Anna che quella storia, così complessa, ha deciso di raccontarla tanto da farsi testimonial per spiegare – soprattutto ai più giovani – il rischio di entrare in un tunnel cupo, nerissimo, dal quale è spesso complicato uscire. “Oggi ho un’età che non dimostro dato che la vita mi sta regalando quello che da adolescente mi aveva tolto: cioè energia e forza” aggiunge ancora Anna che attraverso la sua immagine trasmette eleganza, sensualità e l’orgoglio di avercela fatta.

Che effetto ti fa vederti nelle fotografie che ti vedono protagonista?

Con la fotografia, l’arte di dipingere con la luce, ho riscoperto un corpo che chiede riscatto e vuole esibire tutte le sue curve e forme. A dispetto dello specchio, che per l’anoressica distorce l’immagine corporea, la foto la cattura e imprime costringendo a una consapevolezza del sé.

Perché hai deciso di entrare nel mondo della fotografia?

La fotografia mi ha consentito di entrare in un ambito artistico, un mondo di emozioni da creare con pose sempre più ricercate e accattivanti. Chi non prova si priva di un’esperienza unica, il mettersi in gioco e il riempire gli spazi con la propria corporeità creando effetti visivi interessanti. Proprio come in un’opera d’arte ci si racconta con la gestualità. Io quando poso ci metto sempre la faccia, comunicando con lo sguardo. Il messaggio non è sempre allegro, anzi il più delle volte i miei occhi raccontano una vita problematica. Lasciano intuire però un percorso di rinascita fortemente voluto.

La fotografia è stata per te un riscatto.

I disturbi alimentari hanno messo a repentaglio la mia vita, anche se da quel baratro ora ne sono uscita e mi sento forte e sicura. Il mio corpo chiede un riscatto, non voglio essere esibizionista ma fare emergere la presa di coscienza dei miei punti di forza. Il prendersi cura di sé, l’avere rispetto e amare il proprio corpo. Non la negazione fino all’ annientamento.

Il tuo percorso fotografico è cresciuto in modo esponenziale.

Ho iniziato qualche anno fa a posare per fotografi fra cui Gian Franco De Tommaso, Luigino Busatto, Marco Dal Toè, Ivano Maso. Ne cito solo alcuni ma sono diversi, mi piace esplorare vari punti di vista.

Come ti piace essere sul set?

Nelle mie foto le pose sono eleganti, seducenti, si gioca con trasparenze, il vedo e non vedo. Si lascia spazio all’ immaginazione. Nel quotidiano mi piace vestirmi molto femminile e mettere in evidenza le mie curve. Ho le gambe belle affusolate e metto volentieri vestitini e minigonne. Sono anche mamma e questo mi rende donna a 360 gradi, consapevole di essere esempio positivo per mia figlia. Nel futuro ho in cantiere una mostra fotografia e altre collaborazioni editoriali.

Che rapporto hai col mondo dei social?

Li uso per condividere scatti e in particolare utilizzo Facebook e Instagram (@latann162) per ampliare le mie conoscenze di fotografi. Non mi definisco un’influencer anche se ho più di 15.000 followers, preferisco dirmi testimonial contro i disturbi del comportamento alimentare.

Un tema che ti sta molto a cuore.

Ho collaborato con associazioni di Padova per conferenze e ho contribuito con la mia storia alla stesura di un libro: “Oltre il filo della violenza”, edito da Cleup.

Come ti immagini in futuro?

Tra dieci anni… spero che mia figlia mi renda nonna! Intanto mi godo la sua adolescenza. Ma un’altra mia passione è l’amore per i cavalli, prendersi cura di un animale per poi prendersi cura di sé. La dedizione a questi animali unisce me e mia figlia ancora di più, tanto che lei possiede una cavalla di nome Tinkastea.

Manuele Pereira

 

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https://www.instagram.com/latann162

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