Al teatro Out Off di Milano è andata in scena una colta e raffinata rappresentazione teatrale tratta dall’immortale romanzo di Dostoevskij: “I fratelli Karamazov”. Il testo de “Il delitto Karamazov”, questo il titolo scelto, è del grande studioso di letteratura russa Fausto Malcovati; la regia di Lorenzo Loris.
In un’ora e venti di spettacolo, in un susseguirsi di scene altamente drammatiche e ricche di pathos, gli attori mettono in scena il dramma dei tre fratelli e del loro rapporto conflittuale col padre padrone, arrivando a desiderarne la morte.
Veramente eccezionale la prova attoriale di Antonio Gargiulo, che interpreta Ivan, il fratello più tormentato che finisce con l’impazzire.
Altrettanto bravo Matteo Vitanza nel ruolo di Aleksej, il più puro e innocente dei tre fratelli: la sua figura, quasi bambinesca, calza perfettamente con la sua interpretazione.
Interessante l’idea del regista di porre in scena un vero giudice, interpretato da Lucio Nardi, un ex magistrato.
Ad alto livello la recitazione di Mario Sala, uno straordinario Smerdjakov, il servo demente, vero autore dell’orrendo crimine.
Il servo Grigorij, interpretato in modo impeccabile da Giuseppe Gambazza, fa da contraltare alla figura belluina di Smerdjakov.
Le scene, quasi assenti, sono compensate dalle luci e dai video curati da Saba Kasmaei, con delle proiezioni molto suggestive.
Il pubblico, numeroso e giovane, ha seguito con vivo interesse lo spettacolo, con numerose chiamate a proscenio e calorosi applausi.
Stefano Ceniti