Dopo l’allestimento di Trappola per Topi e La Tela del Ragno, ecco un’altra prova d’autore di Agatha Christie: ASSASSINIO SUL NILO

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Si tratta del testo teatrale suggerito al pubblico dal teatro Erba di Torino sino al 14 gennaio, al suo secondo anno di meritate repliche con la compagnia Torino Spettacoli, diretto da Piero Nuti.

Commedia raffinata, dove dominano gelosia e denaro e in cui riaffiora su ogni personaggio un segreto da custodire… l’imprevedibile ci prende la mano e trova un epilogo inaspettato, vederlo è il solo modo per descriverlo e consigliarlo!

Il Teatro Erba di Torino, durante il periodo invernale propone i classici gialli, quelli che non tramontano mai. Dopo i successi di Trappola per topi e La Tela del ragno (recensiti recentemente), ora tocca al classico: Assassinio sul Nilo (Murder on the Nile © 1946 Agatha Christie Limited). Tradotto da Edoardo Erba, la scenografia si avvale di Gian Mesturino, due nomi di assoluta garanzia, se poi aggiungiamo quello di Piero Nuti come regista, gli eventuali dubbi spariscono all’istante. Un battito d’ali è passato da quando l’abbiamo citato in altre messe in scena, come ad esempio  quando si è parlato della simpatica interpretazione del personaggio Paravicini in Trappola per topi – o anche di altri che si susseguono durante l’anno, ma di genere diverso. In questo caso (come sempre), è d’uopo formulare la solita e scaramantica frase: <squadra vincente non si cambia>, stiamo parlando degli attori che compongono la compagnia di Torino Spettacoli, sempre costante la sua ascesa.

Senza divagare oltre, ritorniamo a parlare dello spettacolo Assassinio sul Nilo. Una lussuosa nave da crociera pronta a salpare, si ode il sibilo della sirena che richiama gli ultimi ritardatari a salire a bordo. Il capitano dà ordine di ritirare la passerella… Tutti i viaggiatori sono pronti a godere del magnifico e sereno viaggio che sta per iniziare nel fascinoso fiume Nilo… I cultori di genere, amanti della Christie sanno perfettamente che non sarà così, “viaggiando con Lei” non si è mai tranquilli! Permettete che presenti questi viaggiatori, dall’apparenza “rispettabili turisti”. Inizieremo dall’ereditiera Kay Mostyn, nella persona di Camilla Balma, lo squattrinato marito Simon è Luciano Caratto, sposato a lei non per amore ma… per denaro. La sua parte è di un personaggio gretto, l’abbiamo trovato forse troppo calato nei suoi gesti da sembrare alquanto artefatti; spendiamo delle parole anche sullo zio Kay: è Piero Nuti, questo basta a far capire che l’interpretazione del canonico Pennefather le calza a pennello. Micol Damilano veste bene i panni di Jacqueline De Severac. In questo viaggio non poteva mancare un’anziana zitella… l’inconfondibile Patrizia Pozzi, calata fin troppo bene nella parte, simpaticamente è l’acida signorina ffoliot-ffoulkes, irascibile per aver scritto il suo nome con la “F” maiuscola e non solo; troviamo Roberta Belforte alias Christina Grant, timida servetta, nipote della Pozzi – si è già parlato di Stefano Fiorillo in altra occasione, capace e preparato nel dialogo, lo vediamo sotto le “mentite spoglie” di William Smith. Sul palco ritroviamo una conoscenza non comune, nell’ottima veste del dottor Bessner, si tratta di Enrico Fasella, sarà lui come dottore a prestare i primi soccorsi alla vittima, un pilastro storico della Torino Spettacoli con Piero Nuti. Per terminare questa stupenda rosa di artisti, poteva mancare il maggiordomo… nei thriller? Beh, in questo caso con arguzia e rancore, abbiamo la splendida cameriera Louise, in abbigliamento vittoriano troviamo Barbara Cinquatti, lo steward Yannis Marceline Pietronardo è Luca Burzio. Questi i passeggeri che animeranno la crociera sul Nilo, presto il battello si tingerà del colore amato dal pubblico di genere, ricco di suspense e d’intrigo intenso come solo Agatha Christie sa fare, trasformando pubblico e turisti in una caccia all’assassino dalla mente diabolica e astuta.

Come sempre la <Dama in Giallo> anche su questa stesura ha dato il meglio di sé narrando e inscenando un piacevole groviglio e qualche goccia d’ironia che in fondo non guasta, ricco come sempre di tensione, che farà scervellare gli spettatori nello scoprire il colpevole…

Ogni racconto della scrittrice lascia al pubblico la ricerca degli indizi necessari per dipanare la matassa, trovando le sfumature adatte in ogni scena, si tratta di guardare con attenzione i gesti degli attori.

Seppure la commedia sia conosciuta e vista diverse volte, si continua ad assaporarne ancor più gli accenni lasciati dall’autrice. In particolar modo dove s’intrecciano e si compongono le solite <chiavi giallistiche> ottenendo un pathos sempre diverso, dovuto solo alla strabiliante e abile penna, caricata di fantasia della narrazione. Sarà poi l’arguzia del regista a svilupparne una narrazione teatrale che possa in qualche modo creare maggior interesse, come in questa recita teatrale… modificandone il finale, senza stravolgere l’opera, facendo apprezzare al pubblico la propria regia. Su questo crediamo che Piero Nuti abbia colto il segno.

Per gli amanti del giallo tre notizie che potrebbero interessare.

1)Questo giallo teatrale è stato scritto nel 1946 da Agatha Christie ma pubblicato dieci anni prima come romanzo.

2)Nella stesura della rappresentazione teatrale, l’autrice non ha voluto la presenza del simpatico e immaginario Hercule nato dalla fantasia della giallista, a differenza del libro che è il pilastro portante del gendarme belga in pensione. Portato poi sugli schermi il 29 settembre 1978, diretto da John Guillermin, un anno dopo spopolò con le candidature al British Academy Film Award.

3)Sapete perché si chiamano Gialli, e chi fu la prima Editrice? Beh… sta a voi scoprirlo…!

Daniele Giordano 

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