Dal 16 al 18 giugno XII edizione Premio Troisi: intervista con il direttore artistico Massimiliano Cavaleri

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SALINA (ME) 4 maggio – Si preannuncia stellare il cast della XII edizione del Premio Troisi che ogni anno

a Salina porta il meglio del cinema e della televisione italiana per ricordare il comico napoletano di cui ricorrono i 70 anni dalla nascita.

Gli attori Enzo Iacchetti, Michela Andreozzi, Vittoria Belvedere e Lucrezia Lante della Rovere sono i primi nomi del parterre di artisti che riceveranno il riconoscimento in sua memoria: da venerdì 16 a domenica 18 giugno appuntamento con Marefestival a Salina, l’isola siciliana sulla quale fu girato “Il Postino”, ultima opera troisiana. La manifestazione, che da sempre ha come madrina Maria Grazia Cucinotta, interprete della celebre pellicola candidata a quattro Premi Oscar, è stata ideata nel 2012 dai giornalisti Massimiliano Cavaleri, anche direttore artistico e Patrizia Casale e si svolge nel Comune di Malfa, guidato dal sindaco Clara Rametta.

Iacchetti, comico e conduttore televisivo, dal 1994, è uno dei volti più iconici del programma “Striscia la Notizia” e vanta una carriera particolarmente ricca tra televisione, cinema, teatro e musica. Ha lavorato con importanti registi ed è amatissimo dal pubblico.

Regista, attrice, sceneggiatrice, conduttrice: Michela Andreozzi, ha un percorso brillante e poliedrico divisa tra film, in scena o dietro la macchina da presa, programmi e fiction tv, numerose opere teatrali e radio; nel 2018 è uscito il suo primo libro “Non me lo chiedete più”, raccolta umoristica sul tema childfree.

La Belvedere inizia come modella, poi esordisce sul grande schermo, nel 1992 con “In camera mia” di Luciano Martino, da quel momento gira diverse pellicole e raggiunge la popolarità con la conduzione del “Festival di Sanremo” nel 2002 al fianco di Pippo Baudo; interprete di moltissime fiction televisive e negli ultimi anni è stata in teatro con “Le Figlie di Eva” (protagonista con la Cucinotta e l’Andreozzi) e “Bloccati dalla nave” (accanto a Iacchetti).

Una trentina di serie tv, 25 spettacoli teatrali, 24 film e tanti premi e riconoscimenti: sono i numeri di Lucrezia Lante della Rovere che in quasi 40 anni di carriera è stata diretta da Albertazzi, Ronconi, Vanzina, Salemme, Verdone e altri maestri; il suo debutto è nel 1986 in “Speriamo che sia femmina” di Mario Monicelli.

Proiezioni cinematografiche inedite, documentari, interviste a tu per tu con gli ospiti, talk show culturali su temi d’attualità, presentazioni di libri, momenti di spettacolo nei tre giorni del Premio Troisi che ha ingresso gratuito: la conduzione dei vari momenti è affidata al direttore artistico Massimiliano Cavaleri insieme con la giornalista Nadia La Malfa e l’attore e giornalista palermitano Giovi Pontillo, coautore dell’evento.

Leggiamo ora l’intervista a Massimiliano Cavaleri, direttore artistico del premio Troisi

70 anni di Massimo Troisi: tre aggettivi per descrivere questo grandissimo attore.

Unico, geniale e umile: anche se non l’ho mai conosciuto, in 12 anni di festival, ho avuto modo di ascoltare tante storie vere su di lui. E’ difficile trovare artisti simili a lui, oggi unico è una parola che si usa stesso ma in questo caso è un aggettivo indicato. Geniale perché ha creato cose assolutamente nuove negli anni 80 e 90, prima in tv e poi nel cinema. E’ morto giovanissimo ma ci ha lasciato un patrimonio immenso. Umile perché non sapeva dire di no, e accoglieva tutti ed era molto solidale. Una persona semplice ed umile forse tipica del sud che poi si proiettava nella sua arte.

Madrina  Maria Grazia Cucinotta e un cast davvero stellare: Iacchetti, Andreozzi, Belvedere, Lante della Rovere. Come verrà ricordato e celebrato Massimo?

Noi ogni anno premiamo personaggi forti e con una grande carriera alle spalle, facendo interviste molto approfondite, parlando poi del loro rapporto con Massimo e come il suo intervento ha poi influenzato le loro carriere. Quest’anno per i 70 anni, abbiamo invitato Anna Favignano, che è stata molto vicina a Massimo essendo stata la sua compagna nonché sceneggiatrice dei suoi film. Con lei passeremo una domenica pomeriggio a ricordare Troisi. Abbiamo trovato tra l’altro un’intervista inedita mai vista prima di Massimo a Cannes nel 1981 di 8 minuti e la proietteremo durante il festival.

L’isola di Salina è già sold out. Quanto eventi come questo fanno bene al turismo italiano?

Salina è un’isola piccola cosi come le sue strutture ricettive con una gestione spesso familiare. Con un evento come il nostro porteremo a Salina oltre 500 persone. Cosi per l’isola il nostro festival è come quello di Sanremo. Gli eventi sono importantissimi però è anche importante affinchè essi siano motivo di giovamento economico di portare persone esterne, slegate dall’evento, in modo da poter far girare l’economia. E’fondamentale che tutti si spingano verso questa direzione per far funzionare il sistema.

Come sarebbero le nostre vite se Massimo fosse ancora qui con noi?

Un artista che mette al primo posto un film anche prima della sua salute  e della sua vita come Il postino, che ancora oggi emoziona ed è uno dei capolavori del cinema italiano. Quale artista lo farebbe oggi?

Esiste un erede di Troisi o qualcuno che si avvicina alla sua comicità?

No, non credo. Molti prendono ispirazione però nessuno si può avvicinare alla sua comicità. Oggi è cambiato l’approccio alla comicità ad esempio ci sono tanti paletti che prima non c’erano.

Il Postino è storia del cinema italiano ed è conosciuto a livello internazionale.  Qual è il segreto dietro questo grande film?

Per mia passione personale ho girato il mondo e raccolto cosi tante testimonianze  e tutti conoscono il Postino, tutti lo hanno visto. La morte di Troisi ha poi dato un’ulteriore forza al film., anche se ciò non toglie nulla al film che è comunque un bellissimo film.

Marco Assante

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